La prova: iPad Air M3 è il tablet perfetto per l’IA, che sia Apple Intelligence o no

Gli ultimi aggiornamenti hardware Apple sono pensati tutti in vista dell’utilizzo delle funzioni di intelligenza artificiale integrate in iOS 18. Alcuni dispositivi erano già compatibili (iPhone, Mac con processore Apple Silicon), altri lo sono diventati (iPhone SE, ora iPhone 16e). L’iPad Air lo era già, sia nella versione precedente che in quella uscita ancora prima, ma ora diventa centrale nella strategia di Cupertino. Se infatti il modello base, sia pure rinnovato, rimane l’unico iPad che non potrà sfruttare Apple Intelligence, l’Air di settima generazione con il chip M3 si avvicina parecchio all’iPad Pro per funzionalità e prestazioni. E un’ulteriore conferma viene dal fatto che anche questa volta l’iPad Air è disponibile in due dimensioni, da 11 e da 13 pollici, proprio come il modello maggiore. Ma costa parecchio meno.

Dal punto di vista del design, distinguere l’iPad Air attuale da quello dello scorso anno è praticamente impossibile: stesse dimensioni, stesso peso, stessi colori. La fotocamera era stata già spostata sul lato più lungo, così ora solo il Mini ce l’ha ancora in alto. Anche la Sim fisica era già scomparsa, sostituita dalla eSim nei modelli dotati di connessione cellulare: peccato che per gli operatori italiani passare dall’una all’altra, quando è possibile, comporta quasi sempre delle spese ingiustificate. Anche il nuovo modello è disponibile con quattro tagli di memoria (ma 128GB sono troppo pochi, meglio puntare subito su 256GB, 512GB o 1TB).

Un nuovo cervello
La differenza sta dentro: il processore M3, che Apple ha lanciato lo scorso anno sul MacBook Pro, è un’evoluzione dell’M2, come si capisce già dal nome. Ma per evidenziare meglio le novità, il nostro test metterà a confronto l’ultimo modello con un iPad Air M1 del 2022, dove la differenza è più marcata. Cominciamo dalla CPU, l’unità centrale di elaborazione dati: entrambi i dispositivi utilizzano un processore ARM con 8 core, tuttavia l’M3 ha una frequenza di clock superiore (4.05 GHz) rispetto all’M1 (3.20 GHz). Questo contribuisce all’aumento delle prestazioni sia in modalità single-core che multi-core. Con Geekbench 6, un’app usata comunemente per valutare le prestazioni di computer, smartphone e tablet, in single core il punteggio è di 3044 per l’Air con chip M3 contro 2305 per quello con M1 (un miglioramento del 32,1%). In multi core, il punteggio è di 11648 per l’Air con chip M3 contro 8430 per quello con M1 (un miglioramento del 38,2%).

Il confronto tra le prestazioni della CPU di iPad Air M3 (indicato come 15,4) e iPad Air M1 (indicato come 13,17) su Geekbench

Che significa? Che in app di produttività quotidiana, come Microsoft Office, Google Workspace, le operazioni comuni come l’apertura dei file, l’elaborazione dei documenti e la gestione delle email risulteranno più veloci e fluide. E il miglioramento del 60,5% nelle prestazioni del browser HTML5 implica una navigazione web più rapida, con caricamenti delle pagine istantanei anche per i siti più complessi. Anche con numerose schede aperte e applicazioni in background, l’M3 mantiene una reattività eccellente.

I test su Clang, un compilatore utilizzato nello sviluppo di app, mostrano un incremento delle prestazioni del 34,8%: chi usa l’iPad Air per sviluppare applicazioni potrà aspettarsi tempi di compilazione più brevi. L’aumento delle prestazioni multi-core è particolarmente rilevante per ambienti di sviluppo integrati (IDE) più pesanti, come Xcode, o strumenti per il web development.

Con un miglioramento del 35,2% nelle prestazioni del renderer PDF, l’iPad Air M3 permette una gestione più rapida dei documenti pesanti e delle presentazioni grafiche. Ma si dimostra superiore anche in scenari complessi come l’editing video, l’elaborazione di dataset complessi e l’utilizzo di strumenti di virtualizzazione. Il miglioramento multi-core del 38,2% garantisce che anche le applicazioni che sfruttano thread multipli funzionino senza intoppi. Questo è particolarmente rilevante per utilizzi professionali, come il montaggio video con Lumafusion o Final Cut Pro o il calcolo di modelli 3D, ad esempio con Uniform 3D, dove si apprezza anche la possibilità di utilizzare l’Apple Pencil.

Il confronto tra le prestazioni grafiche di iPad Air M3 (indicato come 15,4) e iPad Air M1 (indicato come 13,17) su Geekbench

In termini grafici, la GPU a 9 core del chip M3 introduce tecnologie avanzate (caching dinamico, mesh shading e ray tracing hardware) e offre prestazioni fino a 4 volte superiori rispetto all’iPad Air M1 nei flussi di lavoro 3D o nei giochi intensivi. Abbiamo provato, ad esempio, War Thunder Mobile, dove il vantaggio nella resa delle ombre e nei dettagli è evidente. Anche qui si può attivare la Modalità gioco, che migliora la reattività con gli accessori wireless e riduce al minimo l’attività in background per sostenere i frame rate più elevati.

Nel test della GPU con Geekbench 6, il nuovo modello raggiunge un punteggio complessivo di 45130 contro 34190 dell’M1, con un miglioramento del 32%. Analizzando nel dettaglio i risultati, l’incremento delle prestazioni in test come Gaussian Blur (+53,2%) e Face Detection (+48,6%) rende l’iPad Air M3 particolarmente adatto per il design grafico avanzato e l’editing fotografico. I professionisti che lavorano con file immagini di grandi dimensioni noteranno una maggiore fluidità nell’applicazione di filtri complessi. L’iPad M3 si dimostra eccellente anche nelle applicazioni di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR), grazie alle elevate prestazioni in test come Stereo Matching (+22%) e Horizon Detection (+30,7%). Questi risultati suggeriscono una migliore capacità di calcolo per il riconoscimento delle scene e il posizionamento degli oggetti virtuali nello spazio reale.

Il confronto tra le prestazioni del Neural Engine di iPad Air M3 (indicato come 15,4) e iPad Air M1 (indicato come 13,17) su Geekbench

L’intelligenza
Esiste da qualche tempo una versione speciale di GeekBench che include una serie di test per misurare le prestazioni relative all’intelligenza artificiale, e anche qui la differenza tra i due modelli di iPad Air è significativa. L’incremento nella capacità di rilevamento degli oggetti (+45,3%) e rimozione degli sfondi (+35,6%) consente di gestire modelli più complessi e ottenere risultati più rapidi, ad esempio con lo strumento di fotoritocco integrato nell’app Foto. Il miglioramento del 58,9% nell’applicazione dei filtri fotografici significa poi tempi di elaborazione più brevi per l’editing avanzato, ad esempio quando si utilizzano app come Adobe Photoshop o Affinity Photo. Le app che sfruttano reti neurali profonde, ad esempio per l’elaborazione del linguaggio naturale, trarranno grande beneficio dalla potenza dell’M3: è il caso di Aiko, software di trascrizione audio che funziona in locale, e che per elaborare un file di mezz’ora ha impiegato 8 minuti sull’Air M3 contro gli 11 dell’iPad Air M1. L’iPad Air M1 non era lento, ma quando si tratta di sfruttare a fondo app particolarmente esigenti in termini di risorse, la maggiore potenza del chip M3 è di grande aiuto, e lo sarà a di più in futuro, quando si moltiplicheranno le app che utilizzano in locale l’intelligenza artificiale per analizzare documenti, tradurre testi o generare contenuti.

Anche le funzioni di Apple Intelligence fanno affidamento sulla potenza del processore, e in particolare del Neural Engine. In Italia arriveranno solo fra qualche settimana, quindi non è stato possibile provarle, ma sappiamo già cosa aspettarci: nell’app Foto è presente lo strumento “Clean Up” che permette di eliminare con un tap elementi di disturbo nelle immagini; nell’app Note, Image Wand può trasformare schizzi abbozzati in disegni, sfruttando il contesto circostante al tratto disegnato. Apple Intelligence include anche strumenti creativi come Image Playground (per esperimenti visivi), la generazione di emoji personalizzate (Genmoji), e Writing Tools per migliorare la scrittura. Inoltre, migliora l’assistente vocale Siri, che diventa più conversazionale e contestuale: è possibile interagire con Siri tramite testo, ottenere risposte che tengono conto della richiesta precedente e chiedere informazioni dettagliate sulle impostazioni del dispositivo. ChatGPT è integrato in Siri e nei Writing Tools, e consente di attingere alle capacità del modello linguistico di OpenAI senza dover aprire altre app.

La nuova Magic Keyboard (acquistabile a parte) ha un layout completo con 14 tasti funzione e trackpad ampio, aggancio magnetico e porta USB-C passante

Accessori
Tutto questo, ovviamente, funziona al meglio con gli accessori, e soprattutto con l’Apple Pencil Pro (ma l’l’iPad Air rimane compatibile con la Pencil Usb-C). Nell’app Note e in Calcolatrice è possibile risolvere espressioni matematiche, creare e utilizzare le variabili o tracciare grafici delle equazioni semplicemente scrivendole a mano; la Grafia Smart migliora l’aspetto di ciò che si scrive conservando la grafia personale, corregge errori di ortografia e grammatica e permette la ricerca nel testo.

L’iPad Air M3 supporta la nuova Magic Keyboard dedicata (acquistabile a parte) che trasforma il tablet in una sorta di laptop: ha un layout completo con 14 tasti funzione e trackpad ampio, aggancio magnetico e porta USB-C passante. Il design a cantilever basculante si regola facilmente su più angolazioni di visualizzazione, mentre il grande trackpad in vetro per precisione e sensibilità è pari a quello dei MacBook. La batteria dell’iPad Air M3, secondo Apple, promette fino a 10 ore di utilizzo, un valore che sembra confermato nei primi giorni della nostra prova. Il Wi-Fi è ancora lo standard 6E e non il più recente Wi-Fi 7.

La fotocamera frontale da 12 MP con Center Stage è perfetta per le videochiamate, mantenendo l’utente sempre al centro dell’inquadratura. Quella posteriore da 12 MP è buona ma non da primato; d’altra parte la funzione primaria di un tablet non è scattare foto o riprendere video, ma semmai scannerizzare documenti.

La fotocamera posteriore da 12 MP è buona ma non da primato; manca il flash

Affinità e divergenze
L’iPad Air di settima generazione è quasi un iPad Pro, ma ci sono alcune differenze che è bene considerare. A partire dal chip, M3, che offre prestazioni eccellenti, ha un’ottima efficienza energetica e supporta funzionalità avanzate come il ray tracing hardware e Apple Intelligence, ma non è potente come l’M4 del Pro, che è ancora più veloce in applicazioni come montaggio video 4K, rendering 3D e uso intensivo dell’AI.

Il display Liquid Retina IPS dell’iPad Air ha un refresh rate di 90 Hz, che offre immagini e video eccellenti e una buona fluidità nelle animazioni, ma la qualità visiva offerta dal Pro è maggiore. Il refresh rate è più alto (120 Hz) e c’è anche l’opzione con nano-texture per ridurre i riflessi. Il modello Pro da 12,9 pollici, poi, ha un display con tecnologia mini led.

L’iPad Pro M4 dispone di una porta Thunderbolt/USB 4, che permette una velocità di trasferimento dati superiore e una migliore compatibilità con accessori professionali, come schermi esterni ad alta risoluzione e dischi SSD. L’iPad Air M3 ha una porta USB-C standard, che non offre le stesse capacità di espansione e velocità della Thunderbolt.

Cambia anche l’audio: stereo in modalità landscape per l’Air, con quattro speaker e altrettanti microfoni per il Pro. Ancora, per l’accesso sicuro c’è il Touch ID sull’Air, integrato nel tasto di accensione, e Face ID sul Pro (dove funziona bene, ma a volte la fotocamera viene coperta dalla mano).

L’iPad Pro M4 offre funzionalità come lo scanner LiDAR, utile per le applicazioni di realtà aumentata (AR) e per la fotografia avanzata. E in generale il comparto fotografico è più evoluto, per quanto pochi davvero ne sfrutteranno a fondo le caratteristiche. Ma occupa più spazio dunque cover e altri accessori non saranno compatibili. Del resto, anche se sembrano uguali, i due tablet hanno dimensioni leggermente diverse; lo spessore e il peso sono inferiori nel Pro, smentendo un po’ il nome dell’Air.

L’iPad Air M3 ha le stesse dimensioni del modello precedente (11 o 13 pollici), lo stesso peso, gli stessi colori: Grigio, Galassia, Blu, Viola

Ci piace

  • Potente e versatile
  • La Magic Keyboard funziona benissimo (ma si paga a parte, come l’Apple Pencil)
  • La batteria dura un giorno intero

Non ci piace

  • Il display è ottimo, ma alcuni concorrenti di pari prezzo fanno ancora meglio
  • Manca lo slot per la scheda Sim
  • Apple Intelligence, quando sarà disponibile, avrà un’utilità limitata rispetto a quanto offrono i concorrenti

In fine
L’iPad Air M3, nella configurazione più economica, parte da 719 euro, come il modello precedente, che va fuori produzione. Il miglioramento è incrementale e per chi avesse un iPad Air M2 non c’è nessuna ragione per cambiare; per chi invece ha un modello più vecchio può avere senso, specie se ne fa un utilizzo legato alla creazione di contenuti multimediali o per il coding. In questo senso, le prestazioni del nuovo tablet Apple si avvicinano a quelle del top di gamma, l’iPad Pro con chip M4, a un prezzo sensibilmente inferiore, sia pure in cambio di alcune limitazioni. La scommessa di Apple Intelligence è ancora aperta, e ad oggi non è un motivo sufficiente per scegliere l’Air, ma in futuro la potenza dell’hardware permetterà di utilizzare questo tablet ancora per parecchio tempo senza dover rinunciare alle nuove funzioni di iPadOS.

Fonte : Repubblica