video suggerito
I carabinieri hanno sequestrato pc e cellulare dell’ex super poliziotto Carmine Gallo, deceduto il 9 marzo nella sua abitazione e Garbagnate Milanese. Il provvedimento è stato preso dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta sui presunti dossieraggi illegali della società Equalize, di cui il 66enne era amministratore delegato.
Enrico Pazzali (a sinistra) e Carmine Gallo (a destra)
I carabinieri del Ros hanno sequestrato il cellulare e il pc usati dall’ex super poliziotto Carmine Gallo, morto nella giornata di ieri domenica 9 marzo nella sua abitazione a Garbagnate Milanese (nella Città Metropolitana di Milano). Il provvedimento è arrivato su richiesta del pm della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Milano, Francesco De Tommasi, e del collega della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo (Dnaa), Antonio Ardituro, nell’ambito dell’inchiesta sulla società Equalize di cui il 66enne era amministratore delegato. Gallo si trovava agli arresti domiciliari dallo scorso ottobre con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici.
Stando a quanto ricostruito finora, sembrerebbero non esserci dubbi sul fatto che Gallo sia deceduto a causa di un infarto fulminante, così come riportato dall’avvocata Antonella Augimeri nel pomeriggio del 9 marzo. I carabinieri si sono presentati nell’abitazione di Garbagnate Milanese dove viveva l’ex super poliziotto per effettuare una serie di rilievi e per sequestrare il suo cellulare, il pc, alcuni farmaci e del cibo. Pare che sia stato sequestrato anche il cellulare della moglie.
I provvedimenti sono stati presi dagli inquirenti titolari del fascicolo relativo ai presunti casi di dossieraggio illegale che sarebbero stati realizzati da Equalize. Gallo era amministratore delegato della società, mentre Enrico Pazzali (presidente di fondazione Fiera Milano autosospeso a ottobre) era fondatore.
Leggi anche
Dall’inchiesta dati rubati di Equalize fino alla morte: cosa sappiamo sull’ex super poliziotto Carmine Gallo
Nella giornata di mercoledì 12 marzo, o al più giovedì 13 marzo, verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Gallo, così come disposto dalla pm di turno Giancarla Serafini. Si tratterebbe di un esame prudenziale che dovrà accertare la causa naturale del decesso. Per questo motivo, verranno svolti anche accertamenti tossicologici.
Dopo aver risolto l’omicidio di Maurizio Gucci, essersi occupato del sequestro dell’imprenditrice Alessandra Sgarella e aver convinto il boss di ‘ndrangheta Saverio Morabito a pentirsi, Gallo era andato in pensione nel 2018. Dopodiché, insieme a Pazzali divenne vertice della Equalize che, secondo l’accusa, era specializzata nella produzione di dossier illegali. Un’attività che in due anni avrebbe fruttato oltre 3 milioni di euro.
Fonte : Fanpage