La craniostenosi è solitamente causata dalla chiusura prematura di una o più suture craniche nei neonati, cioè delle linee di giunzione tra le ossa del cranio che consentono alla cavità cranica di espandersi mentre il cervello è in crescita, rimanendo flessibili per diversi anni dopo la nascita. Si tratta di un ruolo essenziale nello sviluppo cranico e nella crescita cerebrale, che, se compromesso, può avere conseguenze significative sullo sviluppo. Di questa malformazione era affetto Noah, il figlio di Guenda Goria e nipote di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria, che a soli tre mesi è stato sottoposto a una complicata operazione al cranio.
L’intervento chirurgico
“Ci hanno detto che doveva essere operato d’urgenza” ha raccontato Guenda Goria nell’intervista rilasciata a Silvia Toffanin per Verissimo. È stata un’operazione “lunga e complessa”. “Per riaprire le suture del cranio che si erano chiuse hanno dovuto estrarre il cranio di Noah, lavorarlo su un tavolo e reinserirlo”, ha spiegato. L’intervento è andato a buon fine e il bambino oggi sta bene: “Lui ha una voglia di vivere, una gioia, una forza da guerriero”. Tra le conseguenze più evidenti della craniostenosi vi è la deformità del cranio, il bimbo infatti alla nascita presentava la fronte “un po’ schiacciata”, da cui è emersa la diagnosi di craniostenosi.

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Fonte : Sky Tg24