Escluso dalle presidenziali, il candidato filorusso Georgescu annuncia ricorso: “Avanti verso pace, libertà e democrazia”

L’esponente dell’estrema destra romena Calin Georgescu, escluso dalle elezioni presidenziali, promette battaglia. Il politico rumeno, che è indagato tra le altre cose per false dichiarazioni finanziarie e istigazione ad azioni contro l’ordine costituzionale, contesterà presso la Corte Costituzionale della Romania la decisione dell’Ufficio Elettorale Centrale (Bec) di respingere la sua candidatura alle elezioni presidenziali di maggio per presunte ingerenze russe nel voto.

Il filorusso Georgescu non potrà candidarsi alle presidenziali: scontri con la polizia

Andremo avanti insieme fino alla fine. Pace, libertà e democrazia”, ha dichiarato il candidato filorusso in un video pubblicato sui social, in cui compare accanto al leader dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur), George Simion, e alla presidente del Partito dei giovani (Pot), Anamaria Gavrila. Nel messaggio video, Georgescu ha ringraziato il popolo romeno per il sostegno, dopo che ieri migliaia di manifestanti sono scesi in piazza dove i manifestanti hanno reagito con violenza, travolgendo transenne della polizia, lanciando oggetti e bottiglie, e scontrandosi con le forze dell’ordine. Le tensioni si sono aggravate ulteriormente qualche ora dopo, quando il Bec ha pubblicato le motivazioni del provvedimento. I sostenitori di Georgescu hanno lanciato petardi e pietre divelte dal selciato, dando fuoco a diversi oggetti. Le forze dell’ordine sono intervenute con gas lacrimogeni per disperdere la folla. Negli scontri sono rimasti ferite 13 persone. 

Perché il filorusso Georgescu è stato escluso dalle elezioni

“Nei prossimi due o tre giorni dovremo essere molto attivi. Seguite le indicazioni dei membri di Pot e Aur, solo attraverso l’unità usciremo da questa situazione. Siamo con il candidato più votato dai romeni.
Fino alla fine”. L’ex alto funzionario governativo è attualmente in testa ai sondaggi d’opinione con il 40 per cento delle preferenze anche dopo che la corte costituzionale ha annullato la scheda poco prima del secondo turno che si sarebbe dovuto tenere a dicembre.

Georgescu ha fatto ricorso contro l’annullamento, che è stato criticato anche da Elon Musk e dal vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance, ma le sue petizioni sono state finora respinte e ha presentato la sua candidatura per la ripetizione di maggio la scorsa settimana. Ieri, però, l’Ufficio elettorale centrale ha respinto “la candidatura indipendente” del candidato filorusso, in seguito all’annullamento delle elezioni di dicembre da parte della Corte costituzionale. Secondo il Bec, la sentenza della Corte ha reso vincolante l’esclusione del candidato, che non avrebbe rispettato le regole della procedura elettorale, violando così i principi democratici.

Interferenze straniere nella campagna elettorale rumena, nuova tegola su Georgescu 

Georgescu è inoltre al centro di un’indagine per presunti finanziamenti illeciti alla sua campagna elettorale, con sospette interferenze russe. Il 26 febbraio è stato interrogato dalla polizia, mentre le autorità hanno sequestrato armi, un milione di euro in contanti e biglietti per la Russia. Sono 27 le persone indagate, e l’ex candidato deve rispondere di sei capi d’accusa, tra cui istigazione contro l’ordine costituzionale e sostegno a organizzazioni estremiste.

Fonte : Today