Diverse centinaia di sostenitori del politico di estrema destra filorusso, Calin Georgescu, si sono radunati questa sera proprio davanti alla sede della Commissione elettorale a Bucarest, in Romania. Grazie all’intervento della polizia però, gli stessi sono stati dispersi utilizzando gas lacrimogeni. L’insubordinazione ha preso vita dopo che la candidatura di Georgescu è stata esclusa da parte dell’Ufficio Elettorale Centrale che ha negato al politico sovranista la possibilità di correre alle elezioni presidenziali. Un manifestante – a quanto si apprende – è rimasto ferito da un oggetto contundente. I sostenitori di Georgescu sono scesi in piazza più volte nelle ultime settimane, dopo che le autorità rumene hanno lanciato l’allarme per “una serie di azioni ibride” da parte di Mosca, spesso provocando scontri e disordini.
Il messaggio social del leader di estrema destra
“In seguito a una decisione dell’ufficio elettorale, i dimostranti hanno forzato il cordone di gendarmi per cercare di entrare nell’edificio”, ha spiegato la polizia locale, specificando in seguito che la situazione era tornata “sotto controllo”. Georgescu, che potrà presentare ricorso alla Corte Costituzionale, ha protestato contro la sua esclusione attraverso un post su X, definendola “un colpo diretto alla democrazia nel mondo”. E aggiungendo: “L’Europa è ormai una dittatura, la Romania vive sotto la tirannia!”. Anche Elon Musk è sceso in campo sui social, definendo l’esclusione di Georgescu dalle presidenziali “una follia”.
La situazione politica legata a Georgescu
Calin Georgescu, leader dell’estrema destra romena, aveva vinto il primo turno delle presidenziali del 24 novembre scorso, annullate poi dalla Corte costituzionale due giorni prima del ballottaggio dell’8 dicembre per una serie di irregolarità nel finanziamento della sua campagna elettorale, con accuse di ingerenze russe a suo favore che hanno portato anche all’allontanamento di alcuni diplomatici. A fine febbraio Georgescu era stato fermato dalla polizia e interrogato dai giudici che lo hanno messo sotto inchiesta con diverse accuse, tra cui l’attentato all’ordine costituzionale, false dichiarazioni sul finanziamento della sua campagna elettorale, costituzione di una organizzazione di carattere fascista, razzista e xenofoba. Ma nonostante tutto aveva deciso di ripresentare la sua candidatura. Ora la commissione elettorale ha respinto la richiesta spiegando di aver adottato “il rifiuto della registrazione della candidatura indipendente del signor Georgescu Calin alle elezioni” senza specificarne le ragioni.
Approfondimento
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Fonte : Sky Tg24