Pogacar alla Strade Bianche: “Volevo far vedere di essere bravo, ho dimostrato di essere una schifezza”

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Pogacar ha parlato della caduta durante la Strade Bianche che non gli ha impedito comunque di centrare la vittoria: “Credo di essere un ragazzo fortunato, ho avuto un momento di panico nella mia testa”

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Tadej Pogacar porta a casa un altro incredibile trionfo con la vittoria alla Strade Bianche, un successo che si sarebbe potuto tramutare in tragedia dopo la brutta caduta trovata a 50 km dal traguardo: il campione sloveno è scivolato mentre procedeva a tutta velocità ed è finito nei rovi provocandosi anche qualche ferita. È stato l’unico intoppo della sua gara ma il ciclista si definisce fortunato per come è andata a finire.

Sono stati momenti di altissima tensione per lui che è andato nel pallone per qualche istante quando si è rialzato. Non sapeva neanche se sarebbe stato in grado di continuare dopo la caduta, eppure tutto è andato per il verso giusto ed è riuscito a concludere la gara da campione. Ripensando a quegli attimi però ha voluto anche chiedere scusa a Tom Picock e Swift, gli altri due del gruppo di testa che avrebbero potuto riportare conseguenze dopo l’incidente.

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La caduta di Pogacar durante la Strade Bianche

Il campione si trovava a circa 50 km dal traguardo quando d’improvviso è scivolato. Nessuno sapeva se fosse stato in grado di continuare, eppure si è rialzato dopo essere finito fuori strada cadendo in un cespuglio di rovi: ha cambiato la bici, è montato in sella e incredibilmente è riuscito a riprendere Pidcock che se lo è ritrovato a sorpresa alle sue spalle pronto all’attacco.

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Ma sono stati momenti durissimi per Pogacar che in testa aveva mille pensieri. Quando si è rialzato è sembrato stordito e in effetti non stava benissimo: Quando ho avuto l’incidente ho avuto un momento di panico nella mia testa. Pensavo a tutto: se fossi riuscito a stare in piedi, se la mia bici era a posto, se il mio orologio era a posto, se la mia schiena sarebbe stata a posto… Stavano succedendo un sacco di cose”. Lo sloveno è riuscito non solo a finire la corsa, ma addirittura a vincerla: Credo di essere un ragazzo fortunato, è il mio nuovo soprannome. Sono stato fortunato a non essermi rotto nulla o a non essermi fatto male gravemente, poteva finire male”.

Pogacar si è preso tutta la responsabilità dell’incidente, chiedendo scusa anche al gruppo di testa, ma poi smorzando la situazione ha parlato della pressione che sentiva in quel momento mentre era inseguito da due rivali temibilissimi: “Uno è un campione del mondo di mountain bike, l’altro un campione olimpico e un campione del mondo di ciclocross, quindi ero sotto pressione. In realtà ho dimostrato di essere una schifezza… Non farò mai una gara di mountain bike, non fa per me“.

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Fonte : Fanpage