Israele Medio Oriente, media: Hamas rilascerebbe ostaggi vivi per 2 mesi di tregua

Il partito-milizia sciita libanese Hezbollah ha negato qualsiasi coinvolgimento nella recente ondata di violenze nella Siria occidentale, dove oltre 500 persone, per lo più alawiti, sono state giustiziate dalle forze di sicurezza delle nuove autorità siriane. 

“Il nome di Hezbollah sta iniziando a essere associato a quanto sta accadendo in Siria e si parla di un nostro coinvolgimento nel conflitto. Hezbollah nega in modo chiaro e categorico queste affermazioni infondate e chiede ai media di essere fedeli alla verità, evitando di cadere in campagne di disinformazione che rispondono a obiettivi politici e interessi stranieri sospetti”, ha dichiarato il gruppo in un comunicato riportato da L’Orient-Le Jour. Hezbollah è stato un alleato chiave del regime di Bashar al Assad fino alla sua caduta il 7 dicembre scorso, quando Damasco è stata conquistata dalle milizie ribelli guidate dal gruppo jihadista Hayat Tahrir al Sham (Hts). 

Nel frattempo, il Partito Socialista Progressista libanese (Psp) ha denunciato “tentativi stranieri” di destabilizzare la Siria, avvertendo che le violenze nella regione costiera rappresentano “una minaccia per l’intera regione”. “Quello che sta accadendo sulla costa siriana fa parte di un tentativo esterno di destabilizzare il Paese”, si legge nel comunicato del Psp, che invita a non “cadere nella trappola dei resti dell’ex regime in cerca di vendetta contro la nuova amministrazione” e a ripristinare “calma e rispetto della legge”.

Fonte : Sky Tg24