AGI – Le persone detenute nelle carceri italiane sono 62.130, mentre i posti disponibili ammontano a 46.890, rispetto a una capienza regolamentare di 51.323. Sono i dati, aggiornati al 6 marzo, contenuti nell’ultimo report del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, che sottolinea anche “l’attuale inagibilità di diverse camere di pernottamento e in alcuni casi di intere sezioni detentive”.
Indice di Sovraffollamento
A livello nazionale, la criticità rilevata nel report determina un indice di sovraffollamento del 132,5%. In particolare:
- 150 istituti (75,75%) hanno un indice di affollamento superiore al consentito.
- In 53 istituti (28%) l’indice risulta pari o superiore al 150%.
Il più alto indice di sovraffollamento si registra a:
- Milano San Vittore (218,09%),
- Foggia (208,36%),
- Brescia Canton Mombello (202,75%),
- Taranto (198,55%).
Analisi Regionale
L’approfondimento su base regionale mostra una “situazione disomogenea”, rileva il Garante. Regioni con un preoccupante indice di sovraffollamento includono:
- Puglia (169,17%),
- Molise (153,20%),
- Lombardia (152,42%),
- Veneto (150,46%),
- Friuli Venezia Giulia (148,42%),
- Lazio (141,42%).
Evoluzione Storica
L’aumento dell’indice di affollamento ha avuto un picco nel 2023. Successivamente, nel 2024, l’affollamento si è concretizzato e rimane in aumento anche nel 2025. Questo fenomeno affligge il sistema penitenziario italiano e continua a rappresentare una potenziale criticità.
Infatti, ricorda il Garante, la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva già condannato l’Italia con la sentenza Torreggiani dell’8 gennaio 2013, quando l’indice di affollamento era del 139,67%. Dopo gli interventi normativi, nel 2013 la popolazione detenuta si era ridotta, ma i dati attuali indicano un nuovo aumento preoccupante.
Misure Alternative
Dall’analisi del Garante emerge che i condannati con pena residua da 0 a 3 anni sono complessivamente 23.900. Escludendo i 3.980 detenuti per reati specifici previsti dall’articolo 4 bis dell’ordinamento penitenziario, i possibili fruitori di misure alternative sarebbero 19.920.
Fonte : Agi