Omicidio Nataly Quintanilla, l’autopsia rileva sul corpo trovato nell’Adda segni di aggressione e soffocamento

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Omicidio Jhoanna Nataly Quintanilla Valle

L’autopsia effettuata sul corpo della donna recuperata domenica scorsa nel fiume Adda ha evidenziato lividi e segni di aggressione. La causa della morte sarebbe il soffocamento. Il test del Dna chiarirà se si tratti a tutti gli effetti del cadavere di Nataly Quintanilla, la baby sitter salvadoregna uccisa a Milano dal compagno Pablo Gonzalez Rivas.

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Ci sono segni di aggressione, lividi e indizi di soffocamento sul corpo recuperato negli scorsi giorni dal fiume Adda e che potrebbe essere quello di Nataly Quintanilla, la baby sitter salvadoregna di cui il compagno, Pablo Gonzalez Rivas, ha confessato l’omicidio. L’uomo aveva raccontato agli inquirenti di avere ucciso la 40enne per sbaglio durante un gioco erotico e di essersi sbarazzato del corpo mettendolo in una valigia che aveva poi abbandonato in un canale nelle campagne dell’hinterland milanese.

Nell’autopsia effettuata dall’istituto di medicina legale di Pavia sul corpo trovato nel fiume, è emerso che la causa della morte potrebbe essere stata un soffocamento avvenuto, forse, dopo che la donna è stata picchiata. Non ci sarebbero invece ferite da armi da taglio o di altro tipo, elemento che porta a concludere che la vittima sia stata uccisa a mani nude.

Il corpo è stato trovato domenica scorsa nel tratto di fiume tra i comuni di Zelo Buon Persico e Spino d’Adda, nel Lodigiano. La prima segnalazione è arrivata da alcuni pescatori, che hanno lanciato l’allarme poco dopo mezzogiorno, raccontando di aver visto un corpo affiorare nella corrente. Sul posto sono arrivati i vigli del fuoco e i sommozzatori, che hanno recuperato la salma: il cadavere, trovato senza vestiti all’interno di un borsone, apparteneva a una donna di bassa statura e presentava fattezze quasi irriconoscibili a causa del tanto tempo trascorso nell’acqua.

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Diversi elementi farebbero quindi pensare che il corpo trovato nell’Adda possa essere quello di Nataly Quinitanilla: non da ultimo il fatto che il borsone fosse molto simile a quello che, come si vede nei video delle telecamere di sicurezza, Rivas aveva trascinato fuori casa e caricato in auto la sera della scomparsa della compagna. La conferma definitiva, però, arriverà solo con gli esiti del test del Dna fatti sul corpo. Un’operazione che è stata complicata dalle condizioni del cadavere, e richiederà il ripristino delle impronte papillari, molto deteriorate dopo un mese in acqua.

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Fonte : Fanpage