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Luca Colnaghi aggredito per strada mentre si stava allenando. Il 26enne ciclista è stato preso a pugni in faccia da un uomo in moto: “Mi ha rattristato molto riscontrare che, nonostante io abbia chiesto platealmente aiuto, nessun automobilista si sia fermato”.
Luca Colnaghi non poteva mai immaginare che l’allenamento di ieri si sarebbe trasformato in un incubo. Il 26enne ciclista professionista di Lecco in forza alla VF Group Bardiani CSF Faizanè, è stato infatti aggredito senza motivo proprio mentre stava tranquillamente portando avanti la sua sessione d’allenamento in sella alla bici. Il racconto di quanto accaduto Colnaghi l’ha affidato a tuttobiciweb.it che ha riportato i dettagli e le dichiarazioni del ciclista chiaramente scosso per tutto ciò che è successo. “Tutto assurdo, da sembrare quasi come una scena di un film”.
Il ciclista era tra Lierna e Varenna insieme al fratello Andrea (anche lui ciclista nella massima categoria, in forza al Team Continental Karcag Cycling ÉPKAR, ndr) e sulla nostra strada si sono imbattuti in un uomo in moto alla ricerca di rogne. “Mi ha affiancato, insultato e ha messo il suo mezzo di traverso per costringermi a fermarmi” ha raccontato Colnaghi sottolineando come avessero tentato di calmarlo. “Mi ha preso al collo” ha aggiunto il ciclista che però non poteva mai immaginare che il peggio sarebbe accaduto subito dopo.
Luca Colnaghi dopo una vittoria nel 2022.
Il racconto dell’incubo vissuto da Colnaghi
Era solo l’inizio di ciò che forse mai avrebbe minimamente pensato di vivere. Dopo essere stato aggredito Colnaghi e il fratello hanno bloccato l’uomo riuscendo poi ad andare via nonostante le successive e ripetute intimidazioni: “È tornato indietro contromano come per venirci addosso in un frontale, e sembrava finita lì”. Tutto senza un senso logico. Una volta arrivato a casa Colnaghi racconta di essersi accorto di aver perso le cuffie commettendo evidentemente l’errore di tornare sul luogo dell’accaduto per mettersi alla ricerca. E lì succede l’impensabile.
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“Lo ritrovo lì con un’altra persona straniera come lui a bordo della moto – spiega -. Prima mi hanno sfiorato per farmi cadere, poi quando stavo scappando il passeggero ha preso un masso dalla strada e me l’ha lanciato sulla ruota posteriore venendomi poi addosso con la moto e bloccandomi sul muretto a bordo strada. Come se non bastasse questi due personaggi hanno lasciato la moto per prendermi di spalle e darmi dei pugni in faccia”. Un racconto da brividi se pensiamo che tutto ciò è accaduto senza alcun motivo.
Colnaghi spiega come è riuscito a liberarsi
“Quando sono riuscito a liberarmi, l’allarme del contachilometri aveva già allertato mio papà, che mi ha raggiunto sul luogo del fattaccio ancora prima dei soccorsi e dei carabinieri, che nonostante la concitazione del momento avevo avuto la lucidità di chiamare”. Colnaghi è scosso, incredulo. La prognosi dall’ospedale parla di un riposo di 10 giorni per via di una spalla lussata e una microfrattura alle costole oltre ai postumi delle botte rimediate. Colnaghi nel week end dovrebbe correre il Grand Prix Criquelion e il Grote Prijs Jean Pierre Monseré.
Al termine di questa vicenda il 26enne ciclista però vuole fare un appunto. Un qualcosa che di certo non gli ha fatto ulteriormente piacere. “Mi ha rattristato molto riscontrare che, nonostante io abbia chiesto platealmente aiuto, nessun automobilista si sia fermato – ha evidenziato -. Solo un ciclista amatore che ha assistito a tutta la scena, quando ero sull’ambulanza per ricevere le medicazioni necessarie, si è offerto di farmi da testimone”. E poi conclude: “Uscirò in bici con 25 occhi aperti in più e spero che la giustizia e le autorità facciano il loro dovere”.
Fonte : Fanpage