Due continenti sommersi nel mantello terrestre potrebbero alterare il campo magnetico?

Sotto l’Oceano Pacifico e sotto il continente africano ci sono due “continenti sommersi” che i geologi studiano da tempo. Si tratta di due regioni del mantello profondo della Terra, grandi appunto come continenti, che finora si pensava avessero una storia e una composizione simile. Secondo i risultati di uno studio pubblicato su Scientific Reports, però, i due continenti sommersi potrebbero in realtà avere delle caratteristiche distinte, fatto che potrebbe avere a che fare con la stabilità del campo magnetico che protegge la Terra dalle radiazioni e dalle particelle cariche emesse dal Sole.

Alla scoperta dei due continenti sommersi

Ma facciamo un passo indietro. Come sappiamo dell’esistenza di questi due continenti sommersi se sono nascosti nelle profondità della Terra? Ovviamente non possiamo vederli con i nostri occhi, ma da tempo i sismologi sanno che le onde sismiche generate dai terremoti non si propagano con la stessa velocità in tutte le parti della Terra. Nel tempo, grazie a una tecnica nota come tomografia sismica, che sfrutta proprio l’analisi della velocità di propagazione delle onde sismiche per ottenere una sorta di “scansione interna della Terra”, è stato possibile identificare quelle che in gergo tecnico vengono definite Large-Low-Velocity-Provinces (Llvps): i due “continenti sommersi”, appunto. Il nome tecnico deriva dal fatto che si tratta di due regioni attraverso le quali le onde sismiche si propagano più lentamente.

Fino ad oggi era stato ipotizzato che il processo di formazione e la composizione chimica delle due Llvp, quella situata sotto l’Oceano Pacifico e quella che si trova sotto il continente africano, fossero simili, dato che le onde sismiche le attraversano a velocità paragonabili.

Lo studio e il collegamento con la magnetosfera

Gli autori e le autrici del recente studio, però, hanno ottenuto dei risultati che sembrano mettere in dubbio questa ipotesi. Nel dettaglio, i ricercatori hanno messo a punto delle simulazioni dei moti di convezione del mantello terrestre, ricostruendo per esempio gli spostamenti delle placche tettoniche nel corso di miliardi anni, che sembrano indicare che i due continenti sommersi abbiano una storia, una composizione e una densità diverse. Tuttavia, secondo questi modelli le temperature delle due Llvp sarebbero simili, come ipotizzato in passato: “Il fatto che questi due Llvp differiscano nella composizione, ma non nella temperatura, è la chiave della storia e spiega perché sembrano essere uguali dal punto di vista sismico”, racconta Paula Koelemeijer, del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Oxford (Regno Unito), co-autrice dello studio.

Ma che cosa c’entra tutto questo con la stabilità del campo magnetico terrestre? I due continenti sommersi sono caratterizzati da una temperatura diversa rispetto a quella delle zone circostanti del mantello terrestre. Questa differenza e la loro posizione relativa ai due lati del pianeta, spiegano gli autori, fa sì che abbiano un’influenza sul modo in cui il calore del nucleo della Terra viene dissipato. Questo, a sua volta, influisce sui moti convettivi del nucleo, da cui dipende il campo magnetico terrestre. Ora, il sospetto è che se le due Llvp hanno caratteristiche diverse non permettano al calore di dissiparsi allo stesso modo, cioè simmetricamente. E questo potrebbe appunto avere a che fare con fenomeni di instabilità o comunque con anomalie del campo magnetico terrestre. Serviranno però ulteriori studi per comprendere meglio gli impatti che questa sorta di asimmetria può avere.

Fonte : Wired