Jimmy Page ha svelato uno dei segreti dei Led Zeppelin raccontando un trucco imparato negli anni da session man negli studi di registrazione di Londra: “Distance makes depth”, “La distanza crea profondità”. È una delle soluzioni sperimentate da Page (che è anche produttore della band) durante le registrazioni degli album dei Led Zeppelin. Quando la band arriva nella casa di campagna di Headley Grange nel dicembre 1970 con lo studio mobile dei Rolling Stones e l’ingegnere del suono Andy Johns per lavorare al loro quarto album senza titolo e senza copertina (che entra nella storia come Led Zeppelin IV), Jimmy Page cerca spontaneità, atmosfera e ispirazione ma vuole anche sperimentare soluzioni sonore per catturare l’immaginazione del pubblico. “Volevamo passare il tempo passeggiando in giardino e suonando ogni volta che ci veniva un’idea”.
Per la registrazione di When The Levee Breaks, un classico del 1929 di Kansas Joe e Memphis Minnie, un pezzo country blues inquietante che parla delle alluvioni del Mississippi di due anni prima, Jimmy Page dice a John Bonham di montare la sua batteria Ludwig nella grande sala d’ingresso della casa e piazza due microfoni Beyerdynamic M60 al terzo piano della rampa di scale, usando anche un compressore e un effetto delay Brinson Echorec e rallentando tutto il nastro durante il mix ai Sunset Sound di Hollywood.
“Mi piace molto il finale, quando tutto inizia a muoversi tranne la voce, che rimane ferma” ha detto Jimmy Page spiegando uno dei pezzi più minacciosi e misteriosi dei Led Zeppelin, che hanno suonato dal vivo solo poche volte nel loro tour americano del 1975. Secondo Robert Plant, When the Levee Breaks è una delle cose migliori mai fatte da John Bonham: “Fa un groove incredibilmente rilassato, quasi trattenendo la sua potenza, che solo lui poteva fare”. Jason Bonham, batterista e figlio di Bonzo Bonham ha detto: “L’intro di batteria è sovrumano. Puoi farlo sentire a chiunque in qualsiasi luogo e tutti sapranno che è John Bonham. Mi dispiace solo non aver potuto dire a mio padre che era un batterista fantastico. Ero piccolo, per me era solo papà”.
When the Levee Breaks è una rilettura originale del blues in cui Jimmy Page e John Paul Jones non seguono la tradizionale struttura “twelve bar” usando un solo accordo per creare un drone musicale, e un esempio di come la produzione curatissima di Page riuscisse a valorizzare la batteria di John Bonham senza renderla dominante sul resto della band.
Fonte : Virgin Radio