U2, Bono indica quali sono secondo lui le differenze tra Oasis e Radiohead

Secondo Bono, i Radiohead sono il gruppo che negli anni 90 ha dimostrato “Quanto possa estendersi l’ispirazione di una band per quanto riguarda la melodia e le chitarre”. Dopo aver guidato due decenni di esplorazione del suono rock dalle radici post punk alle influenze blues americane e poi la sua contaminazione con l’elettronica e il pop sperimentale, rimanendo sempre al massimo del successo con album fondamentali degli U2 come Boy, The Joshua Three e Achtung Baby, Bono ha visto passare davanti a sé una nuova generazione di rock band. Gli Oasis di Noel Gallagher, che si è sempre dichiarato un fan degli U2, secondo BonoHanno riportato l’ambizione al centro della scrittura nel rock” con i loro inni metropolitani e l’atteggiamento, mentre i Radiohead hanno costruito un percorso di espansione artistica e ricerca della qualità simile a quello degli U2 che è stato accompagnato però da una scelta che una rockstar comunicativa e universale come Bono non avrebbe mai fatto: dissolversi davanti agli occhi del pubblico (e soprattutto del music business) e sparire.

Dopo il successo dell’album capolavoro Ok Computer del 1997, i Radiohead si sono immersi in una onirica visione di sé stessi nei primi anni duemila con gli album Kid A e Amnesiac, scrivendo canzoni sempre più astratte (molti testi sono composti da Thom Yorke con la tecnica del cut-up accostando frasi e parole in modo casuale) e sperimentando con un’elettronica sempre meno accessibile ma più densa di significato. “I Radiohead hanno osservato la macchina del pop del proprio tempo e hanno detto: noi non siamo così. Non ce l’abbiamo dentro, non abbiamo quella energia” ha detto Bono, che ha mostrato la sua passione per i Radiohead dicendo quello che tutti pensano: “Io vorrei sentire la voce di Thom Yorke in radio, vorrei vedere i videoclip dei Radiohead. Vorrei che accendessero l’immaginazione di ragazzini di 14 o 15 anni. Io avevo quattordici anni quando John Lennon ha incendiato la mia fantasia!”   

Fonte : Virgin Radio