Jakarta, allarme occupazione: a febbraio oltre 12mila licenziamenti

La più colpita è l’isola di Java, in cui si registra un impatto rilevante sul tessuto produttivo. Fra le realtà in crisi il gigante dell’abbigliamento PT Sritex, con circa 11mila esuberi fra i vari reparti e il mancato versamento delle indennità dall’agosto scorso. Il governo promette interventi ma potrebbe saltare l’obiettivo del 5% di crescita per il primo trimestre 2025.

Jakarta (AsiaNews) – In queste ultime settimane in Indonesia si registra una massiccia ondata di licenziamenti di gruppo, con oltre 12mila lavoratori che hanno perso improvvisamente l’impiego in diversi settori dell’industria lungo tutto l’arcipelago. Tuttavia, la prima e più colpita risulta essere al momento l’isola di Java, con due regioni che contano il maggior numero di esuberi e un impatto più rilevante sul tessuto produttivo.  

Nello Java centrale il gigante dell’abbigliamento PT Sritex, con sede a Sukoharjo, ha annunciato ufficialmente licenziamenti di massa, con la conseguente perdita del posto di lavoro per circa 11mila lavoratori. Con una mossa analoga, nel West Java il produttore di materiale elettrico Sanken, con sede a Karawang, ha cessato le attività, causando ulteriori cali nell’occupazione. Inoltre, lo stabilimento Yamaha Music di Bekasi, sempre nel West Java, ha cessato le attività, lasciando almeno 1.100 lavoratori senza un salario.

La PT Sritex, rinomata azienda di abbigliamento nota per la produzione di uniformi militari per il mercato nazionale e internazionale, è stata a lungo considerata una icona e una pietra miliare dell’industria tessile indonesiana. I vertici hanno chiuso le attività dal primo marzo, provocando un totale di 10.965 licenziamenti nelle sue filiali.

Una lettera del team dei responsabili ha illustrato nel dettaglio il numero di lavoratori interessati, tra cui: PT Bitratex Semarang, con 1.065 licenziamenti (a partire da gennaio 2025) e ulteriori 104 a febbraio 2025; PT Sritex Sukoharjo, con 8.504 licenziamenti; PT Primayudha Boyolali, con 956 licenziamenti; PT Sinar Pantja Jaya Semarang, con 40 licenziamenti; PT Sinar Pantja Jaya (altra divisione), con 300 licenziamenti. Oltretutto non risultano pagate le indennità di licenziamento dall’agosto 2024 e non si intravedono cambiamenti nel futuro immediato.

In risposta alla crisi, il vice-ministro indonesiano del Lavoro Immanuel Ebenezer ha assicurato l’impegno del governo per proteggere i diritti dei lavoratori. Del resto, a dispetto dei licenziamenti di massa S&P Global ha registrato un aumento dell’attività manifatturiera nel Paese. Il Purchasing Managers’ Index (Pmi) è salito a 53,6 nel febbraio 2025, rispetto al 51,9 del mese precedente, segnando il livello più alto degli ultimi 11 mesi. Il rapporto indica che il settore manifatturiero ha registrato una forte crescita di nuovi ordini, produzione, acquisti di materie prime e assunzioni.

Tuttavia, gli esperti avvertono che il Pmi non riflette appieno le condizioni delle industrie ad alta intensità di manodopera, dove i licenziamenti e le chiusure di fabbriche sono ancora prevalenti e la crisi evidente. Perché se le industrie ad alta intensità di capitale – come la lavorazione e la raffinazione dei metalli – sono in crescita, molte aziende dipendenti dalla manodopera sono in forte difficoltà. L’Agenzia centrale di statistica indonesiana (Bps) ha riportato un calo dell’indice dei prezzi al consumo (Cpi) da 105,99 a gennaio a 105,48 a febbraio 2025, indicando una deflazione dello 0,48% su base mensile. 

Su base annua, la deflazione si è attestata allo 0,09%, mentre la deflazione registrata da inizio anno è dell’1,24%. I principali fattori sarebbero le riduzioni dei costi di alloggio, acqua, elettricità e combustibili per uso domestico, che sono diminuiti del 3,59%, soprattutto grazie agli sconti sulle tariffe della corrente, che hanno rappresentato una diminuzione dello 0,67% dell’inflazione. Con i continui licenziamenti nei settori ad alta intensità di lavoro, i vincoli di bilancio del governo e la scadenza degli incentivi tariffari per l’elettricità nel febbraio 2025, si prevede un rallentamento dei consumi delle famiglie indonesiane. Questi fattori potrebbero rendere difficile per l’economia nazionale raggiungere un tasso di crescita fissato del 5% nel primo trimestre del 2025.

Fonte : Asia