Stefania Nobile, vita e casi giudiziari della figlia di Wanna Marchi

Ancora una notizia clamorosa e che farà molto discutere: Stefania Nobile, celebre innanzitutto per essere figlia di Wanna Marchi, è stata arrestata dalla Guardia di Finanza assieme a Davide Lacerenza, suo ex compagno e titolare di un notorio locale milanese chiamato Gintoneria, e a un loro collaboratore. L’accusa, secondo quanto riportano i giornali, è di aver procurato prostitute e droga a una serie di clienti del locale. Formalmente i capi d’imputazione sono autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La Finanza ha messo sotto sequestro la Gintoneria, nota nei pressi della Stazione Centrale per il suo stile eccessivo, per i prezzi esorbitanti e per la frequentazione altrettanto marcata, e oltre 900 mila euro, che sarebbero i proventi dell’autoriciclaggio.

Chi è Stefania Nobile

Si scrive così l’ennesimo capitolo della vita movimentata di Stefania Nobile, non nuova alle pagine della cronaca giudiziaria. Nata nel 1942, è salita alla ribalta soprattutto per essere la figlia di Wanna Marchi, l’estetista bolognese diventata una delle più riconoscibili televenditrici italiane, e del suo primo marito Raimondo Nobile. Quando la madre iniziò a imporsi con le sue televendite, pubblicizzando gli “scioglipancia” e altri prodotti estetici a suo dire miracolosi, la figlia iniziò presto ad affiancarla, a partire dai primi anni Ottanta, divenendone una specie di alter ego speculare, con lo stesso stile urlato e polemico, anzi forse diventando la voce più scatenata e politicamente scorretta delle due. Negli anni Duemila emersero pesanti accuse di truffa ed estorsione per le attività dei centralini della loro società Ascié (quelle che coinvolgevano il mago Do Nascimento e il sale che si scioglieva per togliere il malocchio): per quei fatti Nobile fu condannata in via definitiva a 9 anni e 4 mesi, e poi di nuovo con la madre nel 2010 per bancarotta fraudolenta per il fallimento della Ascié.

Per via dei suoi problemi di salute, tra cui una forte artrite reumatoide, alla donna vennero concessi gli arresti domiciliari e nel 2013 ha finito di scontare la sua pena. Nel frattempo aveva conosciuto l’imprenditore Lacerenza, che diventò il suo compagno e la fece lavorare, con la madre, prima nel ristorante La Malmaison, sempre a Milano, e poi appunto alla Gintoneria. Continuò nel frattempo a corteggiare la tv, diventando protagonista con la madre di alcune trasmissioni su reti locali (come una maratona da record di 100 ore di diretta nel 2021), sfiorando la partecipazione a L’Isola dei famosi (bloccata tra le polemiche) e comunque restando sempre ospite molto cercata di tanti talk show, lì gradita per il suo carattere incendiario.

Nel 2022 il documentario Netflix Wanna ha definitivamente consacrato la dimensione iconica, nel bene e nel male, di mamma e figlia, con Nobile che emerge ancora una volta come la parte più spregiudicata del duo. Ma soprattutto Stefania Nobile e Wanna Marchi sono diventate negli anni una coppia viralissima anche del web: clip storiche delle loro televendite – in cui urlano, offendono i “grassoni” e parlano di politica e attualità con toni clamorosi e qualunquisti – sono spesso recuperate e riciclate, mentre molte esternazioni più recenti – per esempio quelle sulla sicurezza delle strade a Milano o a certi “malcostumi” a loro detta tutti italiani – le hanno rese ancora una volta personaggi identificativi di un certo immaginario trash e polemista, sempre sopra le righe e vicino a certe posizioni nazionaliste, oltranziste e anti-sistema. Ora l’ultimo arresto aggiunge un’altra pagina a questa biografia così estrema, di cui sicuramente sentiremo ancora parlare.

Fonte : Wired