È il vanto calcistico dei Paesi Baschi, terzo club più titolato di Spagna dietro Barcellona e Real Madrid con il quale condivide il primato di aver partecipato a tutte le edizioni del massimo campionato iberico fin dalla sua istituzione, risalente a poco meno di cento anni fa. Ma al di là della storia, che la vede peraltro al secondo posto per numero di Coppe del Re vinte (ben 24, secondo solo ai blaugrana), è l’andatura spedita con cui si è mosso nel corso della stagione in patria e la spinta di poter ospitare la finale della competizione europea a cui partecipa a rendere l’Atletico Bilbao un avversario ostico.
I biancorossi sono reduci dalla miglior annata degli ultimi dieci anni, nel corso della quale sono riusciti a chiudere la Liga in quinta posizione ed a vincere la coppa nazionale, risultati che hanno permesso ai “Leoni” di tornare a calcare i palcoscenici continentali, da cui mancavano dal 2018 (eliminati agli ottavi proprio di Europa League per mano dell’Olympique Marsiglia). Nell’annata attuale l’Atletico sta dimostrando di poter migliorare il piazzamento del torneo 2023/2024: è al quarto posto, grazie all’accelerazione negli ultimi due mesi e mezzo del 2024 (22 punti in dieci incontri) e con l’attuale serie di risultati utili riattivata a fine gennaio e interrotta dalla sconfitta di misura nell’ultimo turno al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid.
Estromesso dalla Copa del Rey 2025 agli ottavi dall’Osasuna (tra le mura amiche, dopo un’imbattibilità interna durata quattro mesi e mezzo in stagione) ed escluso dalla finale della Supercoppa nazionale per mano del Barça in semifinale, il Bilbao ha trovato conforto nell’eccellente cammino intrapreso in Europa League, dove ha chiuso il maxi girone della prima fase al secondo posto dietro la Lazio, con l’unico k.o. incassato nella trasferta in Turchia contro il Besiktas, compensato dalle sei vittorie ed un solo pari, quello dell’Olimpico di Roma lo scorso settembre contro i giallorossi.
La rosa dei biancorossi è indubbiamente di qualità, con la sicurezza Unai Simon tra i pali (portiere della Spagna campione ad Euro 2024) e l’efficienza di Dani Vivian a governare la difesa che lo protegge, che può contare anche sul supporto di Aitor Paredes (a bersaglio nell’1-1 della sfida contro la formazione capitolina nella prima fase). Nonostante l’assenza di un “nove” di peso, visti gli alti e bassi di Guruzeta a cui si è cercato di porre rimedio adattando come punta centrale un attaccante esterno come Berenguer, l’Atletico può vantare continuità realizzativa grazie alle invenzioni di Oihan Sancet (trequartista col fiuto del gol a quota 14 centri ma al momento fuori per infortunio) e alla precisione sottoporta di Nico ed Iñaki Williams, esterni offensivi con licenza di andare a bersaglio avendo già rispettivamente sei e nove gol all’attivo.
Fonte : Today