Tommaso Cassissa: “Ho predetto a Olly la vittoria, ora mi dedico al musical”

Tommaso Cassissa, genovese classe 2000, sta dimostrandosi uno degli artisti più eclettici della sua generazione. Emerso come autore di video comici sui social, dove oggi conta oltre 4 milioni di follower, in pochi anni, e nonostante la giovane età, ha saputo mostrare confidenza con la conduzione, la recitazione e il canto. Nel 2025 sarà protagonista di LOL 5, comedy show di Prime Video, e del musical Prova a prendermi, in scena al teatro Nazionale di Milano e al Brancaccio di Roma,

dove interpreterà il ruolo di Frank Abagnale Jr., unendo recitazione, canto e ballo.

Tommaso partiamo dalla fine, quindi dal musical Prova a Prendermi: come sei stato coinvolto nel progetto e come hai curato il tuo Frank Abagnale Jr.?

Ero già fan del film, ero affascinato dalla storia di Frank che conoscevo bene. Nella mia vita ho sempre un po’ ballato e cantato ma posso dirti che la volta è stata intorno ai 16,17 anni quando ho fatto un musical all’Oratorio che pur essendo amatoriale presentava già delle difficoltà. Per Prova a Prendermi so che Piero Di Blasio, il regista, cerca una personalità particolare, affine al ruolo di Frank, che non sia solo un bravo performer. Lui già mi seguiva sui social e un giorno mi ha chiesto se so cantare…e io gli ho detto si ma mentendo; lui ha chiesto di mandargli i brani cantati e io cerco urgentemente un vocal coach, studio e alla fine lo convinco. Quando ci vediamo gli racconto questa storia, che se ci pensi è in perfetto stile Frank, lui si convince e parte il mese intensivo di prove.

A Sanremo sei stato protagonista di un podcast sulla storia del Festival (GUARDA LO SPECIALE): cosa hai scoperto di Sanremo che non sapevi e chi erano i tuoi favoriti?

All’inizio della sua storia la canzone era protagonista e solo pochi cantanti andavano sul palco e ognuno proponeva più canzoni, ora è l’opposto servirebbe un bilanciamento. Tifavo Olly perché mio conterraneo, glielo avevo detto nei giorni precedenti!

Sampdoriano anche tu?

Sono interista: avendo un papà sampdoriano e una mamma genoana ho scelto un’altra squadra, sono stati i compagni di calcio che mi hanno spinto verso il nerazzurro

In forme diverse ma la musica è sempre presente nei tuoi progetti: il tuo eclettismo ti porterà anche a intraprendere un percorso strutturato nella musica?

Ci penso perché non voglio escludere nulla, in questa fase cerco di fare più esperienze possibili. Farò il progetto musicale se sarà una esigenza vera, seguo istinto e cuore e se li sento mi ci butto!

Sei nato nel 2000: ti senti parte della generazione che può contribuire a migliorare il pianeta oppure le pesanti eredità dei genitori e dei nonni sono ancora troppo ingombranti?

Mi sento assolutamente parte di una generazione che può portare miglioramenti ma ti dico pure che non basta una sola generazione, bisogna convincerle tutte ma sono comunque fiero che la mia generazione sia attiva. Faccio parte di una generazione di mezzo che ha avuto l’infanzia fuori dal cellulare e che giocava a nascondino e calcetto, poi è arrivato il cellulare e quindi siamo più educati al cambiamento e questo è pure un po’ una responsabilità.

A proposito di passato: mezzo secolo fa Frank Sinatra cantava, conduceva, recitava era un artista completo. Nel 2025 in Italia chi frequenta più ambiti dell’arte è guardato con diffidenza: cosa si può fare per fare cambiare questa opinione?

Mi piacerebbe ispirarmi sempre ai grandi americani col loro concetto più ampio di arte. Oggi bisogna essere cantanti, attori e performer e dimostrare con i fatti le proprie capacità senza criticare chi giudica. Ci sta la diffidenza, avere una etichetta talvolta destabilizza le aspettative, ma chi ci mette impegno può ribaltare le opinioni e il successo farà più clamore.

Genova per te…cosa è?

Casa in assoluto, sono nato a Campomorone, che è in provincia di Genova, e quella modesta distanza mi ha permesso di amare Genova e non annoiarmi mai. Lì ho i miei migliori amici ma avere la casa da un’altra parte mi ha permesso di non annoiarmi mai e restare sempre affascinato, per gli amici che invece risiedevano in città spesso diventava stucchevole mentre per me è sempre stata romantica e nostalgica.

Tu, Olly, Tedua, Alfa, Bresh, Matsby…la Liguria sta distribuendo talenti: in cosa ti senti orgoglioso?

Tifiamo gli uni per gli altri, facciamo gruppo, ci supportiamo. Ci conosciamo da tempo perché quando tutti stavamo iniziando eravamo legati dalla passione comune dell’intrattenimento. Il genovese si esprime per sincerità, di solito si fa i fatti propri dunque quando si espone è sincero.

Hai iniziato il tuo percorso sui social: visto che quel mondo lo conosci bene…cosa ti senti di dire a chi è adolescente oggi? E’ un attimo perdersi.

Ho sempre avuto una attitudine costruttiva, attiva e non passiva. Bisogna sfruttarli ma consapevoli di avere come sfogo finale la vita vera. Servono a creare connessioni e imparare, io molti esami di matematica li ho superati grazie ai video tutorial su youtube. Sono una risorsa fondamentale, ma serve un equilibrio.

Frank Abagnale Jr è un truffatore: raccontami una truffa che hai fatto…chessò barare a un esame piuttosto che rubare la marmellata.

Mai ho truffato più tanto ma le interrogazioni di italiano e filosofia, materie che mi piacevano ma che non studiavo più di tanto, le ho sempre affrontate portando la professoressa, che notava la passione, a farmi le domande su quello che volevo. I miei compagni di classe se ne accorgevano, prima per questo gli ero antipatico poi hanno capito la mia strategia ed è diventata quasi una scenetta comica. In sostanza mi auto facevo le domande.

In vista dell’estate che progetti hai?

Finire il musical, poi fare due settimane di stacco. Per l’estate ci sono progetti cinematografici e vedremo che succederà.

Approfondimento

Marianne Mirage, album Teatro: “Guardare lo stesso cielo ci avvicina”

Fonte : Sky Tg24