Inquinamento, Ue: “In Italia qualità dell’aria resta preoccupante”

Italia e Polonia sono i Paesi in cui resta “preoccupante” la situazione della qualità dell’aria. Lo sottolinea il secondo rapporto sul monitoraggio e le prospettive dell’inquinamento zero, pubblicato oggi dalla Commissione europea e dall’Agenzia europea per l’ambiente, osservando il livello di concentrazione di particolato fine (Pm2.5) negli Stati membri. 

Report negativo per l’Italia

“Mentre la qualità dell’aria è inferiore agli standard di qualità dell’aria stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità in molti paesi dell’Ue”, si legge nel report, “la situazione è particolarmente preoccupante in alcuni Stati membri, tra cui Italia e Polonia”. L’analisi sottolinea che le persone di età pari o superiore a 65 anni (così come i bambini) sono quelle più negative colpite dall’inquinamento atmosferico e alcune delle regioni più inquinate coincidono spazialmente con le regioni più povere dell’Europa orientale. La Commissione Ue sottolinea in una nota che il report mostra che le politiche dell’Ue hanno contribuito a “ridurre l’inquinamento atmosferico, l’uso di pesticidi e i rifiuti di plastica in mare” ma “i livelli di inquinamento sono ancora troppo elevati, in particolare a causa del rumore nocivo, delle emissioni di microplastiche nell’ambiente, dell’inquinamento da nutrienti e della produzione di rifiuti”. Per questo occorre “un’azione molto più incisiva nell’Ue per conseguire i suoi obiettivi di riduzione dell’inquinamento per il 2030”.

Solo 5 regioni italiane rispettano livelli Ue di qualità aria          

Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata e Valle d’Aosta sono le uniche regioni italiane sotto il valore limite annuale di concentrazione di particolato fine (Pm2,5), ovvero 10 µg/mü come media annua. Le altre 15 regioni della Penisola sono tutte sopra il limite Ue stabilito per la qualità dell’aria, con Veneto (56,65% in più), Lombardia (55,45%) e Piemonte (43,43%) a guidare la classifica. I dati sono relativi al 2020 e il cruscotto evidenzia 15 regioni in Austria, Finlandia, Francia, Germania e Svezia che attualmente vantano i livelli di inquinamento più bassi. Oltre a Veneto, Piemonte e Lombardia, le altre regioni sopra la media annua dell’Ue sono Emilia Romagna (32,77% sopra il limite Ue), Lazio (19,31%), Friuli Venezia Giulia (17,14%), Campania (16,24%), Puglia (11,13%), Trento (10,75%), Umbria (9,26%), Toscana (8,53%), Abruzzo (7,25%), Marche (6,18%), Molise (2,9%) e Bolzano (1,24%).

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“L’impatto” dell’inquinamento “sulla nostra economia è enorme: l’inquinamento atmosferico causa danni fino a 2.000 euro a persona all’anno nell’Unione Europea”, ha riferito la commissaria europea all’ambiente, Jessika Roswall, durante la conferenza stampa del rapporto. “Sappiamo che nei prossimi decenni, 4 delle 10 minacce globali più gravi saranno i rischi ambientali. L’inquinamento, uno di questi rischi, incide sulla salute umana più di qualsiasi altra causa ambientale”, ha puntualizzato la commissaria, ricordando che l’inquinamento atmosferico causa circa “250mila morti premature ogni anno nell’Ue e il 17% dei tumori polmonari mortali è correlato all’inquinamento atmosferico”. 

Fonte : Sky Tg24