L’iniziativa, nata nel 2021 e promossa da Google Cloud, Intesa Sanpaolo e TIM Enterprise, organizza corsi ed eventi pensati per le Piccole Medie Imprese, le startup, gli studenti e i docenti che desiderano approfondire o ampliare le loro conoscenze del mondo digitale. Si spazia dal coding ai corsi per la certificazione delle competenze digital, dal coaching fino alle sessioni per favorire l’imprenditorialità e la leadership femminile
ascolta articolo
Quando si guarda al livello di digitalizzazione dell’economia e della società, l’Italia fatica a tenere il passo. Lo certificano anche i dati (pubblicati a luglio 2024) del “Report on the state of the Digital Decade”, una panoramica dei principali progressi sugli obiettivi e traguardi digitali per il 2030 a livello europeo. Come per gli anni precedenti, secondo l’analisi, la situazione italiana risulta essere ancora ambivalente. Buone le performance in ambito di servizi pubblici digitali, infrastrutture digitali e digitalizzazione base delle Pmi. Ma si fatica ancora ad ingranare in campi come la diffusione delle competenze digitali di base e l’adozione di tecnologie avanzate da parte delle imprese.
La situazione italiana tra luci e ombre
L’Italia nel report viene descritta come un Paese dal “potenziale inespresso” che sta continuando a muoversi in direzione dei progressi ottenuti sull’e-government, in particolare sui servizi digitali nel settore salute e per le imprese, nonché sullo sviluppo delle reti di connessione. Il Paese però risulta ancora carente in campi come le competenze e le nuove tecnologie avanzate, tra cui gli strumenti di Intelligenza Artificiale. A causa delle disparità territoriali, socio-economiche e di istruzione, l’Italia si posiziona come uno degli Stati Membri con i livelli più bassi di competenze digitali di base: solo il 45,8% della popolazione italiana ne è in possesso (quintultimo posto in Europa), con uno scarto di circa 10 punti percentuali in negativo rispetto alla media europea. Più nel dettaglio: solo il 59% delle persone di età compresa tra i 16 e i 24 anni, e il 54% di quelle di età compresa tra i 25 e i 54, possiede almeno le competenze digitali di base. Anche per il settore dell’Intelligenza Artificiale i dati rimangono al di sotto dei livelli Ue, registrando un 5% di imprese che adottano tecnologie di IA rispetto all’8% dell’Ue. E le aziende? Sono soprattutto le Pmi italiane a faticare nell’approcciarsi ai nuovi impatti dell’AI generativa, rispetto a quanto avviene nelle grandi imprese. Metà di quest’ultime (49%), infatti, “hanno iniziato a considerare il potenziale e i possibili impatti dell’IA generativa, con il 17% già impegnato in progetti, mentre solo il 7% delle Pmi sta considerando potenziali applicazioni e solo il 2% le sta avviando”.
Il progetto Opening Future
Secondo quanto previsto dal programma strategico europeo “Decennio digitale”, per l’Italia l’obiettivo è arrivare a 1,7 milioni di professionisti Ict entro il 2030. Ma per riuscirci, servono nuovi sforzi, partendo da studenti e docenti, passando poi alle startup e al coinvolgimento delle Pmi. Poggia su queste basi Opening Future, il progetto congiunto di Google Cloud, Intesa Sanpaolo e TIM Enterprise, nato nel 2021 e dedicato allo sviluppo delle competenze digitali. Vengono organizzati corsi ed eventi pensati per le Piccole Medie Imprese, le startup, gli studenti e i docenti che desiderano approfondire o ampliare le proprie conoscenze del mondo digitale. Le attività formative, consultabili anche sul sito OpeningFuture.it, spaziano dal coding ai corsi per la certificazione delle competenze digitali, dal coaching fino alle sessioni per favorire l’imprenditorialità e la leadership femminile. Il progetto, fino ad ora, ha contribuito alla diffusione della cultura digitale con 16.101 persone coinvolte e 2.244 ore di formazione erogate.
L’Opening Future Hub
Nell’ambito del progetto, è stato creato un Centro d’Eccellenza per l’Intelligenza Artificiale e lo sviluppo del Cloud. L’OF Hub (Opening Future Hub), ospitato presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino, è una “piazza tecnologica” per la transizione digitale, oltre che un luogo di incontro dove investitori, istituzioni pubbliche, mondo accademico e aziende possono dialogare. In questo contesto, si sviluppano – tra gli altri – progetti e prototipi innovativi sfruttando i servizi accelerati da Cloud e Intelligenza Artificiale, testando gli algoritmi di AI tradizionale e generativa, spaziando da applicazione in ambito finance e manufacturing, fino alla generazione di contenuti social.
Le iniziative per docenti, alunni e genitori
Le iniziative di Opening Future coinvolgono anche il mondo della scuola. Come, ad esempio, “Chiamami Mario”, un percorso formativo online e offline per docenti e studenti per saper riconoscere il valore del gaming nei processi di apprendimento. Due gli obiettivi principali: avvicinare i docenti delle scuole medie inferiori e superiori al mondo del gaming e offrire a docenti e studenti uno strumento utile e divertente per svolgere attività in classe con gli alunni. Il percorso è composto da otto videolezioni, otto guide di approfondimento e otto video di istruzioni.
Coaching per startup
Il programma IAG for Opening Future, un’iniziativa dedicata alle startup tecnologiche che desiderano scalare rapidamente, ha mappato 300 startup del territorio e coinvolto le più promettenti in momenti di formazione ad hoc. I due workshop “Fundraising Gym” hanno visto la partecipazione di oltre 40 startup. Gli esperti di IAG – Italian Angels for Growth, il più grande network di business angel italiani, e i partner di Opening Future hanno condiviso best practices e consigli, presentando le iniziative volte alla crescita delle startup innovative, per lo sviluppo di nuove soluzioni e servizi in cloud e basati sull’Intelligenza Artificiale.
Corsi ed eventi con SheTech per l’imprenditoria
Opening Future vede anche il coinvolgimento di SheTech, un ente no profit che vuole contribuire a portare la parità di genere nel mondo digital e tech. Sono stati programmati una serie di contenuti dedicati principalmente alle soft skills e alle competenze digital. Tutti gli incontri – online o in presenza – saranno gratuiti e aperti a tutti (ogni volta è necessario registrarsi al singolo corso). Si spazia da corsi su YouTube a quelli sulla gestione del team working, dal prompt engineering a momenti di riflessione sul life work balance.
Fonte : Sky Tg24