L’ultima speranza del settore automotive europeo passa da un incontro con Ursula von der Leyen. Infatti, oggi 3 marzo la presidente della commissione incontrerà i principali costruttori del continente. Il round di negoziati arriva alla vigilia della presentazione del piano Ue per le quattro ruote che avverrà il 5 marzo. Ma i margini di trattativa sembrano ormai ristretti: le richieste degli industriali non sarebbero state ascoltate.
Cosa chiede l’automotive
Solo un mese fa un’indiscrezione del Der Spiegel aveva fatto tirare un sospiro di sollievo al settore dell’automotive. Si parlava di una potenziale deroga all’obbligo di vendita di veicoli solo elettrici dopo il 2035. Il quotidiano tedesco raccontava che i lobbisti dell’auto avevano trovato un accordo con i rappresentanti Ue che prevedeva la possibilità di vendita anche di veicoli ibridi plug-in. La notizia però non è mai stata confermata. Oltre a questa mediazione, una delle richieste principali del settore è il congelamento delle multe previste già quest’anno per chi non centra i target intermedi di taglio delle emissioni di Co2.
Cosa si sa del piano Ue
Il piano automotive Ue sarà svelato solo il 5 marzo. Fino a quella data potrebbero emergere novità, ma da quel che è trapelato finora la Commissione sembrerebbe non aver accolto le richieste del settore. Nel testo, fa sapere Ansa, si intenderebbe invece rafforzare la domanda di auto elettriche con “misure prioritarie”. Tra questi strumenti ci sarebbero: linee comuni per sostenere gli incentivi nazionali all’acquisto, aiuti ai Paesi a trovare nuove fonti di finanziamento da cui attingere, promozioni del leasing sociale e il mercato dell’usato, il rinnovo delle flotte aziendali con e-car. Bruxelles punterebbe anche a sostenere il mercato made in Europe delle batterie con pacchetti di finanziamenti.
Fonte : Today