Oltre il 70% delle famiglie residenti in Italia è coperto da una rete in fibra ottica capace di assicurare servizi ultrabroadband, ma il luogo comune è che il paese versi in condizioni disastrose. Pochi giorni fa l’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) ha pubblicato l’aggiornamento al quarto trimestre 2024 della sua Broadband Map, il servizio informativo online (e gratuito) che raccoglie e organizza puntualmente i dati sulla connettività. Risulta che la cosiddetta copertura ftth (fibra-a-casa) ha raggiunto il 70,7% delle famiglie, con un incremento rispetto all’anno precedente dell’11,1%. “Anche a livello di diffusione territoriale, la rete in fibra ha raggiunto oltre l’89% dei comuni italiani”, assicura la nota ufficiale.
Ciò vuol dire che nelle aree ad alta densità si è giunti quasi a saturazione, perché il 70% della popolazione si concentra nelle aree urbane. È un complesso calcolo statistico ma è sufficiente dare un’occhiata alla mappa online del Garante per comprendere lo scenario.
Bisogna sottolineare che questo dataset (aggiornato al 16 gennaio 2025) sarà la base del prossimo Desi, ovvero l’indice comunitario relativo alla società ed economia digitale. Considerando le classifiche dello scorso anno è molto probabile che per la prima volta si superi la media europea della copertura fibra , lasciando alle spalle persino la Germania. Ovviamente nel frattempo anche gli altri paesi europei saranno cresciuti ma il gap dell’Italia era fra i più alti e adesso è nettamente inferiore.
Rimane il problema degli abbonamenti fibra italiani che secondo un’indagine di Scope pubblicata a marzo 2024 (quindi relativa al 2023) su 100 famiglie coperte si abbonano solo in 27 contro il 78% della Francia o l’86% della Spagna. Come a dire che nella migliore delle ipotesi anche se si si viene coperti da servizi fibra pochi compiono il salto. E mediamente non è una questione di tariffe bensì di disinteresse e/o mancanza di competenze digitali, come hanno fatto emergere nel tempo diverse indagini comunitarie e dati Agcom.
70,7% delle famiglie coperte, in che senso?
L’utenza italiana è abituata a un racconto relativo alle telecomunicazioni molto condizionato da interessi industriali, commerciali e politici, in ordine sparso. Oggi, secondo più fonti vicine all’Agcom, i dati appaiono incontrovertibili: la copertura ftth è cresciuta diffusamente. Nello specifico si considera un civico coperto quando i residenti hanno la possibilità di attivare un abbonamento fibra. Ciò vuol dire che la rete arriva nei pressi dell’edificio oppure è già stata posizionata in locali interni: in sintesi è attivata la commerciabilità. Un’altra considerazione riguarda la statistica. Cinquecento metri di fibra stesi in un’area ad alta densità intercettano potenzialmente un numero di famiglie molto più alto rispetto a quello che si avrebbe in un’area rurale. E così si spiega anche perché – di quel 29,3% di copertura mancante – circa il 5% è in area bianca, poco meno del 13% è in area nera e il restante in area grigia.
Fonte : Wired