IndyCar, Palou brilla e vince a St. Petersburg

Alex Palou inizia la nuova stagione della IndyCar trionfando a St. Petersburg. Doppietta per Ganassi grazie a Dixon, che supera Newgarden all’ultimo giro. Prestazione concreta per Prema al debutto nella categoria

Il 2025 della IndyCar è partito sotto il segno del Campione in carica Alex Palou, vittorioso al termine di un GP di St. Petersburg ricco di sfaccettature strategiche. Lo spagnolo classe 1997 è stato il miglior interprete anche grazie al supporto di Chip Ganassi Racing, facendo la differenza soprattutto nella parte centrale della corsa e rendendosi protagonista di un giro di uscita dai box davvero eccellente all’inizio dell’ultimo stint. Da quel momento Palou ha ritrovato qualche ostacolo solamente in uno Sting Ray Robb che, doppiato, ha contribuito all’avvicinamento di Josef Newgarden e Scott Dixon. Ciò nonostante, Palou non ha perso concentrazione, tagliando il traguardo e festeggiando la 12^ vittoria in carriera, la prima a St. Pete. Newgarden, invece, ha dovuto cedere il 2° posto a tre curve dalla fine dovendo amministrare il poco carburante a disposizione. Dixon non ha perso l’occasione e, artigliata la piazza d’onore, ha regalato una grandiosa doppietta a Chip Ganassi Racing. 

Risultato solido per Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson

Fondamentale per i primi tre il pit stop al secondo giro, quando la corsa è stata interrotta per l’incidente in partenza tra Will Power, Nolan Siegel e Louis Foster, tutti ritirati. Essendo partiti con la gomma morbida, caratterizzata da un’altissima usura, Palou, Dixon e Newgarden ne hanno approfittato per smarcare il pit stop senza regalare troppo tempo agli avversari, potendo concentrarsi esclusivamente sulla mescola dura per il resto della corsa. Chi, invece, ha iniziato la gara con le dure è stato beffato e tra questi citiamo Scott McLaughlin, partito dalla Pole, a lungo in testa e poi 4° sotto la bandiera a scacchi. Il neozelandese ha trovato nello stint con le morbide tra il 33° e 45° giro il neo della propria gara, perdendo quel terreno non più recuperato. Risultato solido per Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson, rispettivamente al 5° e 6° posto, mentre Colton Herta ha perso ogni possibilità di lottare per la vittoria a causa di un problema al carburante occorso al giro 47. Un vero peccato per Herta, alla fine 16°, considerando che il giovane californiano fosse allineato alla strategia di dei primi tre classificati.

Debutto senza grandi problemi per Prema

Alle spalle di Ericsson è arrivato Felix Rosenqvist che, esattamente come McLaughlin, ha montato le dure nel primo stint, ritrovandosi obbligato a gestire le morbide a metà corsa. Un fattore che ha portato lo svedese dalla zona podio al 7° posto, appena davanti a Christian Lundgaard, Rinus VeeKay ed Alexander Rossi, tutti e tre al rispettivo esordio con Arrow McLaren, Dale Coyne Racing e Ed Carpenter Racing. Debutto privo di grandi problemi per Prema, la cui prima esperienza in IndyCar va in archivio con il 19° posto di Callum Ilott ed il 20° di Robert Shwartzman. Le miglia accumulate senza riscontrare criticità, restando peraltro nel giro del leader, aiuteranno sicuramente la squadra veneta a migliorare le prestazioni, magari già dal Thermal Club. Non molti i sorrisi nel box di Pato O’Ward, il cui 11° posto ha rappresentato però il massimo obiettivo raggiungibile in una gara iniziata dalla 23^ piazza e condizionata da una sola neutralizzazione. Nonostante tutto il messicano ha raccolto dei discreti punti, molto validi in un campionato giocato soprattutto sulla costanza. Anche Marcus Armstrong ha chiuso il capitolo St. Petersburg con tanta amarezza: il neozelandese di Meyer Shank sembrava poter ambire ad un ottimo piazzamento, ma un problema meccanico alla ruota posteriore sinistra lo ha costretto al ritiro, unendo la sorte di Armstrong a quella di Power, Siegel e Foster. La IndyCar ora attiva il navigatore in direzione Thermal Club, sede dell’omonimo GP domenica 23 marzo, sempre live su Sky Sport.

Fonte : Sky Sport