Le lampade da scrivania sono un accessorio prima di tutto funzionale ed è un dato che va tenuto a mente fin dal principio per non farsi abbagliare – è proprio il caso di dirlo – da proposte che potrebbero mettere a dura prova i nostri occhi mentre lavoriamo o studiamo. Se infatti per le luci da comodino possiamo lasciarci guidare da caratteristiche più emozionali come lo stile e la capacità di adattarsi all’arredamento, qui è il caso di aprire bene gli occhi e puntare su soluzioni che, al di là della pura estetica, sono capaci di sollevarci dallo sforzo visivo a cui siamo costretti quando la scrivania è scarsamente (o eccessivamente) illuminata. Questo ovviamente non vuol dire che si debba rinunciare al design, tanto più che il mercato è affollato di proposte iconiche e funzionali al tempo stesso, una su tutte la mitica Tolomeo di Artemide. Per gli spiriti più tech non mancano le lampade gestibili a distanza, quelle che fanno da base di ricarica e le drimmerabili. Abbiamo raccolto tutto nella nostra gallery qui sotto.
Come scegliere una lampada da scrivania
Il primo step per essere sicuri di non sbagliare nella scelta è quella di mettere a fuoco le proprie esigenze. Se si lavora in una zona in cui la luce naturale scarseggia, ad esempio, si avrà sicuramente bisogno di una luce da scrivania abbastanza potente da sopperire alla scarsità di sorgenti di luce, soprattutto in assenza di un’illuminazione generale soddisfacente. Se si ha la necessità di lavorare o studiare anche nelle ore serali e notturne invece, potrebbe essere strategico puntare su una lampada da scrivania drimmerabile capace di emettere un fascio di luce molto potente che, al bisogno, può essere regolato su intensità inferiori per creare un’atmosfera più rilassata e riposante. Da ultimo, ma non per questo meno importante, bisogna valutare anche in base alla grandezza della propria postazione se è meglio optare per un fascio di luce concentrato, diretto e orientabile o al contrario per una lampada a luce diffusa.
Le tipologie
Le lampade da scrivania possono essere raggruppate in categorie diverse in base al tipo di struttura e di alimentazione:
- Tradizionali: si appoggiano alla scrivania e possono essere più di arredo o avere un aspetto tech, a seconda delle esigenze;
- A morsetto: si agganciano alla scrivania e sono ideali per non ingombrare sul piano di lavoro ma anche per le situazioni tecniche in cui si apprezza l’estensibilità del braccio;
- Senza filo: ricaricabili, sono le più apprezzate del momento perché non hanno l’ingombro dei cavi. Ovviamente funzionano a batteria e sono strategiche perché possono essere posizionate ovunque;
- Orientabili: grazie a questa caratteristica, il fascio di luce può essere indirizzato verso la zona desiderata;
- Pieghevoli: una volta terminato il lavoro, alcune luci da scrivania possono essere ripiegate per occupare meno spazio e non dare nell’occhio. Sono perfette per gli ambienti ibridi.
Funzioni extra
Tra le opzioni extra più interessanti e utili che si possono trovare sulle lampade da scrivania c’è sicuramente la base con porta di ricarica usb integrata che trasforma la luce, all’occorrenza, in una bella charging station per qualsiasi dispositivo. Interessante anche la funzione che permette di scegliere il colore della luce e di giocare quindi con toni caldi e freddi all’occorrenza per riposare la vista, ma anche far sì che il gadget si adatti al mood della giornata. E poi ci sono le lampade da scrivania smart di ultima generazione che fanno cose meravigliose come adattare la luce in autonomia in base alla luce rilevata nell’ambiente, rispondere ai comandi vocali o ancora cambiare di colore e intensità a ritmo di musica.
Le migliori secondo Wired
Abbiamo scelto 10 lampade da scrivania pescando dalle principali tipologie così da proporre qualcosa di adatto alle situazioni più disparate. Ci sono modelli drimmerabili, orientabili, pieghevoli e a morsetto, senza dimenticare qualche pezzo iconico di design che merita di essere piazzato in bella mostra sulla scrivania per dare un po’ di tono ai piani di lavoro che trasudano trascuratezza da tutti gli spigoli.
Fonte : Wired