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Il gesto del pilota avvenuto durante gli ultimi test in Bahrain. La Red Bull s’è affrettata a chiarire che era solo un questione amichevole, al FIA ha deciso di perdonarlo. L’olandese, già gravato da 8 punti di penalità, è a rischio squalifica per un Gran Premio.
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Il dito medio mostrato durante l’ultimo test in Bahrain ha rischiato di procurare guai grossi a Max Verstappen. Si è trattato solo di una bravata, di un modo scherzoso e anche un po’ scurrile di rivolgersi al 23enne pilota britannico dell’Academy Williams, Luke Browning, con il quale condivide una scuderia online (Redline) e corre i gran premi sulla piattaforma iRacing. La stessa Red Bull s’è affrettata a spiegare che dietro quel comportamento non c’era alcuna mancanza di rispetto né era un insulto ma quel gesto poteva costare caro al quattro volte campione del mondo.
Per sua fortuna la FIA, che s’è fatta più severa sulla valutazione di alcuni atteggiamenti oltre che sul linguaggio, ha deciso di chiudere un occhio e fatto sapere di non avere alcuna intenzione di indagare sia perché l’episodio è avvenuto mentre l’olandese era all’interno dell’abitacolo della monoposto e non in un contesto d’intervista sia perché in occasione dei test non sono nominati steward. In buona sostanza, Verstappen l’ha scampata bella.
La situazione disciplinare in cui versa il pilota è delicata, attualmente la sua fedina è macchiata da ben otto punti di penalità. In base ai regolamenti accumularne dodici (o anche di più) in un periodo di un anno comporta l’esclusione automatica da un Gran Premio di Formula 1. Una beffa che sarebbe davvero atroce per l’olandese che i suoi conti con la censura da parte della Federazione li ha già fatti al termine della scorsa stagione.
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A causa di un linguaggio reputato poco consono (sbottò in conferenza durante la tappa del mondiale di Formula 1 a Singapore), nel 2024 l’olandese venne condannato a scontare la pena inflittagli svolgendo lavori socialmente utili: gli venne imposto di effettuare una sorta di servizio civile nell’ambito del motorsport durante un evento organizzato dalla FIA in Ruanda. Lo fece obtorto collo, ma non aveva scelta perché ‘vittima’ di una linea dura. Una posizione rigorosa che non è piaciuta nemmeno a tutti gli altri colleghi piloti che hanno fatto appello al buon senso nella valutazione delle singoli situazioni.
Una su tutte che lo stesso Verstappen prese a mo’ di esempio: “Nella concitazione del momento, che può essere a caldo nel corso di un’intervista oppure mentre si è ancora in macchina, qualcosa può sfuggire perché non si è abbastanza lucidi e l’adrenalina può prendere il sopravvento – spiegò l’olandese -. Non è il caso di essere osì fiscali”.
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Fonte : Fanpage