E’ una malattia cronica, progressiva, non trasmissibile, recidivante, causata da una complessa rete di fattori, tra cui la genetica, i fattori psicosociali e ambientali: l’obesità è una patologia. Ad oggi colpisce oltre un miliardo di persone nel mondo, ma le stime dicono che nel 2035 quasi 2 miliardi di persone vivranno con obesità. Ecco perché l’OMS la definisce un’epidemia silenziosa tanto da aver coniato un nuovo termine: Globesity. È definita come un eccessivo accumulo di grasso corporeo in relazione alla massa magra, in termini sia di quantità assoluta, sia di distribuzione in punti precisi del corpo. La classificazione della popolazione in base al peso viene fatta utilizzando l’indice di massa corporea (BMI = Body Mass Index, secondo la definizione americana), che rappresenta il parametro quantitativo con cui si definisce la patologia. Recentemente una Commissione globale rappresentata da 58 esperti mondiali ha elaborato alcune proposte, contenute in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Diabetes & Endocrinology con l’approvazione di 75 Associazioni mediche internazionali, per un possibile e più ampio approccio diagnostico dell’obesità, che oltre a tener conto del BMI individui la distribuzione del grasso corporeo in eccesso, allo scopo di personalizzare al massimo le cure. Il nuovo approccio affiancherebbe alla valutazione del BMI ulteriori parametri, come la misurazione della circonferenza dell’addome, il rapporto fra giro vita e addome, il rapporto fra giro vita e altezza e la percentuale di massa grassa; inoltre, la Lancet Commission propone 18 criteri clinici diagnostici – presenza di affanno, dolori alle ginocchia ed alle anche, scompenso cardiaco, difficoltà nei gesti quotidiani – per l’obesità dell’adulto e 13 criteri diagnostici per l’obesità del bambino e dell’adolescente. È fondamentale riconoscere l’obesità come una malattia cronica complessa per curare la quale è importante un approccio multidisciplinare. In questa puntata di Health – che anticipa il WORLD OBESITY DAY del 4 Marzo – i numeri dell’obesità in Italia e nel mondo, l’importanza dell’inserimento nel Piano Nazionale Cronicità anche se le prestazioni per pazienti con obesità non sono incluse nei LEA. Qual è la correlazione tra obesità e diabete di Tipo 2, malattie cardiovascolari e cancro. E’ stata l’AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica – ha sottolineare che in Italia 4 milioni di persone vivono con obesità e dodici tipi di tumore sono legati all’eccesso peso. Cosa fare per incoraggiare la prevenzione e per affrontare la crisi globale dell’obesità? Si stima che continuando di questo passo nel 2035 sovrappeso e obesità avranno un impatto economico globale di 4.320 miliardi dollari. Oggi, grazie a ricerca e innovazione, per una patologia cronica così diffusa ed impattante – ancora molto forte lo stigma verso le persone con obesità – esistono delle efficaci opzioni terapeutiche. L’obesità è una malattia complessa, in cui la perdita di peso può essere ottenuta attraverso diversi approcci, che vanno dal cambiamento dello stile di vita come primo e fondamentale passo, attraverso dieta adeguata e regolare attività fisica, fino alla terapia farmacologica o, nei casi più complicati, alla chirurgia. Spetta al medico individuare l’approccio più adeguato in base alla situazione del paziente.
Fonte : Sky Tg24