Tra Israele e Hamas è muro contro muro, con il primo che vuole prolungare di altri 42 giorni la prima fase dell’accordo di tregua, e il secondo assolutamente contrario e pronto a rilanciare. Tra affermazioni anonime da una parte, dichiarazioni pubbliche dall’altra, e rivelazioni fatte filtrare dall’Egitto, di fatto al Cairo il tavolo dei negoziati aperto giovedì non promette decisioni immediate. A fare la differenza presumibilmente sarà l’arrivo in Medio Oriente la prossima settimana del segretario di Stato Usa Steve Witkoff.
Hamas ha annunciato di essere pronto a procedere con le “fasi rimanenti” dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, poiché la prima fase volge al termine. “Affermiamo la nostra volontà di completare le rimanenti fasi dell’accordo, che porti ad un cessate il fuoco globale e permanente, al ritiro completo delle forze di occupazione dalla Striscia di Gaza, alla ricostruzione e alla revoca dell’assedio”, ha detto il gruppo militante palestinese in una lettera al vertice della Lega Araba che si terrà il 4 marzo.
L’inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff dovrebbe arrivare in Israele verso la fine della prossima settimana, e non prima del discorso sullo “stato dell’Unione” di martedì. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan.
Le forze armate Usa hanno reso noto di aver effettuato un attacco aereo di precisione in Siria, prendendo di mira e uccidendo un alto dirigente di un’organizzazione affiliata ad Al-Qaeda, Muhammed Yusuf Ziya Talay, capo militare di alto rango di Hurras al-Din (HaD).
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Fonte : Sky Tg24