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Giorgio Chiellini ha parlato di Massimiliano Allegri e la sua capacità di essersi preso la Juventus dopo il suo arrivo: “È cresciuto tanto come persona, ha studiato per migliorarsi ed essere adatto al ruolo di allenatore nel Cagliari, Milan e nella Juve per fare suoi certi valori del club”.
Il nome di Giorgio Chiellini torna ad essere di grande attualità nell’universo Juventus, specie alla luce degli ultimi risultati negativi dei bianconeri tra Champions e Coppa Italia. L’ex difensore e capitano della Vecchia Signora è entrato a far parte della società nel ruolo di Head of Football Institutional Relations, ovvero si occupa di rappresentare la Juve davanti alle istituzioni calcistiche nazionali e internazionali. I tifosi però vorrebbero che fosse più coinvolto per fare da collante tra società e spogliatoio in modo da essere una figura più di spicco all’interno del club.
Chiellini di questo però non ha parlato nell’incontro all’Università Luiss a Roma dove, al termine dell’incontro, ha parlato anche della Juventus e del momento che sta vivendo. Tuttosport riporta le parole dell’ex difensore che interrogato sull’attualità e il caos attorno a Thiago Motta che ora i tifosi vorrebbero fuori a fine stagione, ha parlato di Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese è tornato di moda in questi giorni proprio per via delle difficoltà riscontrate dall’ex Bologna. Chiellini a tal proposito spiega: “Lui ha studiato per adattarsi al ruolo di allenatore della Juventus”.
Chiellini insieme ad Allegri dopo la vittoria in Supercoppa Italiana.
Una frase che risuona come una lezione per chi ancora non ha capito cosa significhi sedere su quella panchina caldissima. Forse un riferimento anche a Motta che evidentemente questa avventura pensava di viverla diversamente. “Nel 2015 abbiamo vissuto un momento simile – spiega Chiellini -. La partenza fu un disastro e a ottobre c’è stata la sconfitta con il Sassuolo, dove sono stato espulso. Un periodo di scarsa lucidità e a essere determinante è stato Buffon. Gigi ha dei valori importanti dentro al cuore ed è riuscito a toccarci le corde giuste”.
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L’esperienza come arma in più di una Juventus che forse oggi manca proprio di questa virtù dopo le partenze dei vari Alex Sandro, Szczesny, Danilo che mantenevano compatto lo spogliatoio. E poi tira in ballo Allegri, capace di risollevare la squadra specie nei momenti più difficili: “Di lui ho apprezzato la leggerezza nell’essere allenatore e nel farsi scivolare addosso quel che capitava. È stato bravo a non appesantire un mondo già pesante e pieno di pressioni dando fiducia e libertà alla squadra pur pretendendo tanto da tutti”.
L’abbraccio tra Allegri e Chiellini.
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Poi Chiellini tocca un punto importante, che forse oggi maggiormente fa capire la differenza tra lo stesso Allegri e Thiago Motta. “Allegri ti dà tanto ma ti controlla, anche a livello umano è riuscito a capire subito i valori della Juve pur non avendoci mai giocato – sottolinea ancora -. È cresciuto tanto come persona, ha studiato per migliorarsi ed essere adatto al ruolo di allenatore nel Cagliari, Milan e nella Juve per fare suoi certi valori del club”.
Fonte : Fanpage