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Investita dal fidanzato a Paliano: “Ha alzato la musica e ha premuto sull’acceleratore. Mi ha travolto, poi è sceso. Mi ha guardato e ha urlato che ero matta”.
“Mi ha travolto, poi è sceso dall’auto e mi ha urlato: Sei una matta“. Questo il racconto dall’ospedale San Camillo della diciannovenne investita domenica scorsa a Paliano, in provincia di Frosinone, dal fidanzato, oggi indagato per lesioni e omissione di soccorso. La ragazza, immediatamente soccorsa, è stata trasportata a Roma a bordo di un’eliambulanza che l’ha portata all’ospedale San Camillo dove è stata sottoposta ad un delicato intervento al bacino e dove è costretta a restare per le prossime settimane. “Ho sentito l’automobile che mi schiacciava, le ruote sul bacino – ha ricordato – Deve sapere come mi ha ridotto“.
La testimonianza della giovane investita: “È partito e mi è passato sopra”
La giovane è stata investita in una zona poco distante dal centro storico. Dopo lo schianto è stata soccorsa. A quasi una settimana da quando è stata investita, si trova ancora in ospedale. È da lì che, intervistata dall’edizione ciociara de il Messaggero, ha raccontato ciò che ricorda di quella terribile serata. La giovane ha detto che ad investirla è stato il suo fidanzato, sebbene lui non lo abbia mai ammesso: davanti agli inquirenti, dove si è recato qualche ora dopo l’investimento, ha detto di non essersi neppure accorto dell’accaduto.
“Avevamo litigato per la festa di Carnevale, mi ha minacciato perché voleva che tornassi a casa. Io invece l’ho seguito, pensavo che mi tradisse – ha spiegato la giovane, descrivendo delle dinamiche di coppia che sembrano rivelarsi non completamente sane – Oltre alla sua c’era la macchina della ragazza che si era alzata dal bar prima di lui, che è ripartita non appena mi ha visto arrivare”.
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Investita dal fidanzato: “Ha alzato il volume e mi ha travolto”
La giovane ha spiegato di avergli urlato contro: “Doveva dirmi la verità. Invece ha alzato il volume dello stereo ed è ripartito, travolgendomi – ha ricordato – Non ho neanche fatto in tempo a spostarmi: sono finita sotto la macchina. Lui si è fermato poco più avanti, è sceso dall’auto e mi ha detto che ero matta. Mi ha visto a terra ed è ripartito lasciandomi là: sarò rimasta a terra per una trentina di minuti, poi sono arrivate delle persone”. Lunedì gli avvocati che assistono la famiglia, Filiberto Abbate e Carla Parmeggiani, raccoglieranno la testimonianza della giovane.
Fonte : Fanpage