Video Pov al risveglio fatti con l’Ai, perché hanno così tanto fascino

La nuova frontiera dell’intrattenimento digitale è qui, e ha la forma dei video Pov generati dall’intelligenza artificiale. Basta scorrere su TikTok o Instagram e all’improvviso non si è più solo davanti a uno schermo: si può diventare un samurai nella Tokyo del XVII secolo, un esploratore artico nel 1800 o un adolescente nella New York degli anni ‘90. Un’esperienza immersiva che sta conquistando milioni di utenti grazie alla combinazione di intelligenza artificiale, creatività e storytelling.

Il successo del format Pov

I video in prima persona Pov (point of view, ovvero punto di vista) sono finestre su altri mondi. Da qualche anno hanno trovato successo sui social facendo vedere lo stile di vita di diverse professioni, dal cuoco agli atleti. Grazie a questo format, i follower si immedesimano nell’ambiente del creator, come se avessero i suoi stessi occhi. Ora, grazie a strumenti di intelligenza artificiale come MidJourney o Runway, le scene vive dei Pov fanno persino viaggiare nel tempo. Pensate a un risveglio da teenager a New York negli anni ‘90: ci si ritrova in una stanza con poster dei Nirvana al muro, un walkman buttato sul comodino che gracchia Smells Like Teen Spirit, l’odore di pizza fredda mischiato a quello di fumo stantio, e dalla finestra semiaperta il rombo dei taxi gialli e il profilo dei grattacieli con le Torri Gemelle che svettano come giganti d’acciaio. Oppure, si può immaginare di essere un soldato nell’antica Roma: ci si sveglia su un pagliericcio ruvido, con il metallo freddo dell’armatura che preme sulle spalle, il clangore delle spade che si scontrano nell’arena vicina, la polvere che pizzica il naso mentre un centurione urla ordini in un latino gutturale. È un’esperienza quasi tangibile che sta emozionando molti follower.

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Ma non finisce qui. Ci sono video che fanno aprire gli occhi come un samurai nella Tokyo del XVII secolo: il sole che scotta attraverso tende di lino, la calma di un giardino zen, il tintinnio di monete d’oro che passano di mano in mano, e la lotta con un nemico. O magari si è un esploratore artico: il ghiaccio scricchiola sotto gli stivali, il vento ti sferza la faccia portando con sé un freddo che morde, e davanti si stende una distesa bianca di neve rotta solo dal fumo di un fuoco lontano acceso dai compagni di spedizione. L’AI non si limita a disegnare: ricrea suoni e sensazioni, intrecciandoli in un quadro che sembra vero. Il bello di questi video sta proprio nel modo in cui raccontano. La Londra vittoriana è un evergreen: la nebbia avvolge come un mantello umido, nei vicoli stretti sgorgano gin e carbone, e il rumore delle ruote di legno sull’acciottolato segue il protagonista mentre passi davanti a un lampionaio con la faccia sporca di fuliggine. Oppure ecco il Far West: saloon con porte che sbattono, un pianoforte stonato che suona in sottofondo, e quel sentore di whisky e polvere da sparo che resta appiccicato addosso. Ogni dettaglio sembra reale, come se si potesse allungare una mano e sfiorare una trave di legno o sentire il peso di una moneta in tasca.

Fonte : Wired