TikTok per pc, la versione desktop si rinnova con diverse novità

Quanti sono a conoscenza dell’esistenza della versione desktop di TikTok per pc? Il popolarissimo social network focalizzato sui brevi video verticali mordi e fuggi è disponibile da tempo anche per computer, accessibile semplicemente dal browser e nelle scorse ore ha presentato un corposo aggiornamento che aggiunge novità a livello di funzionalità e di carattere puramente grafico. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.

ByteDance ha ufficializzato il restyling della versione di TikTok per desktop sul sito ufficiale del social network noto in Cina come Douyin. Forse non tutti sanno che è possibile accedere alla propria utenza anche dal browser del proprio pc, come Chrome, Safari, Firefox e gli altri, digitando l’indirizzo della homepage del servizio tiktok.com. La principale differenza col passato riguarda l’aspetto del portale, che ora propone un’esperienza più immersiva con un design definito modulare dato che divide le varie sezioni a blocchi. Si potrà così esplorare la lista infinita di video a colpi di clic o tramite le frecce direzionali della tastiera (su e giù), ma anche inviare messaggi ad altri utenti, gestire i contatti e caricare direttamente contenuti da pc. Una nuova opzione riguarda la possibilità di effettuare streaming live di contenuti gaming con supporto nativo per l’orientamento orizzontale e non verticale dei video in diretta.

Tra le altre novità per TikTok su pc ci sono anche un player dei video che fluttua sulle altre finestre aperte in quel momento, per rimanere sempre in primo piano e la funzionalità nota come Collections che appunto apre al salvataggio di elementi preferiti da non perdere nel marasma di clip. “Mentre TikTok si evolve, restiamo impegnati a innovare per la nostra community e a garantire che la piattaforma sia accessibile a tutti”, ha commentato Cody Puckett, Product Manager di TikTok, confermando l’impegno del portale a garantire un’esperienza completa anche a chi preferisce utilizzare il servizio da pc e non solo da smartphone.

Fonte : Wired