Ha denunciato di essere stata violentata e potrebbe non essere stato un episodio isolato. La procura di Torino ha avviato delle indagini dopo che una minorenne ha parlato di un abuso che sarebbe avvenuto nella stazione di Porta Nuova. Secondo il racconto della ragazzina di 12 anni, tutto sarebbe accaduto nei bagni ad opera di un ventenne. Davanti al gip, il ragazzo ha detto di non averla “mai costretta” e che sembrava “molto più grande”. Ma la questione è più complicata di quanto sembra, perché la madre della ragazzina ha scoperto chat e messaggi espliciti sul cellulare della figlia: ci sarebbero anche riferimenti a rapporti con adulti già avvenuti in precedenza.
La violenza sessuale denunciata alla stazione Torino Porta Nuova
Come raccontato da La Stampa, la violenza si sarebbe consumata nel mese di luglio e in una giornata in cui la ragazza, che frequenta le scuole medie, era a casa della nonna e non stava con i genitori. La minorenne era andata alla stazione dove sarebbe accaduto il fatto al centro delle indagini. “Ho visto questo ragazzo che mi fissava. Gli ho detto di avere 13 anni, non 12. Mi ha offerto un gelato. Mi ha detto che aveva 18 anni. Abbiamo fatto una passeggiata. Poi siamo andati nel bagno della stazione. I miei genitori non sanno niente dei miei rapporti sessuali”, ha raccontato la ragazza una prima volta.
L’allarme era stato lanciato da due turisti olandesi, in attesa del loro turno e fuori dai bagni. Avevano sentito dei gemiti provenire dall’interno e avvertito la polizia ferroviaria: gli agenti sono intervenuti e hanno trovato il ragazzo ventenne e la minorenne. “Scusate, non volevo disturbare”, continuava a ripetere la ragazza.
La versione che cambia e la scoperta sul cellulare
Tre settimane dopo l’accaduto, però, la studentessa delle scuole medie parla con un’assistente sociale. “Quel ragazzo mi ha obbligata a fumare marijuana. Mi ha costretta ad andare nel bagno. Mi ha obbligata a farlo con lui. Non l’ho detto subito perché avevo paura di lui”, ha raccontato. La polizia ora sta indagando sul cellulare della 12enne e sui profili di uomini che l’avrebbero adescata. La mamma della ragazzina, infatti, ha scoperto sull’iPhone della figlia alcuni messaggi e chat dove si parlerebbe di incontri con adulti nei bagni dei centri commerciali o della stazione stessa. “Ho mostrato alla polizia il suo cellulare. Ero preoccupata per lei. Avevo trovato diversi messaggi dove si allude a rapporti che avrebbe avuto con adulti. Da quel giorno le ho tolto il telefono”, ha raccontato la donna.
Sono in corso le indagini per fare chiarezza. Visto che la vittima aveva meno di 14 anni, il tema del consenso secondo gli inquirenti è irrilevante: “È vulnerabile, sia per l’età che per l’evidente immaturità emotiva e sentimentale, oltre che sessuale”.
Fonte : Today