Sciopero generale dell’8 marzo 2025, a rischio treni, aerei, scuola e sanità. Ecco chi si ferma

È stato proclamato uno sciopero generale l’8 marzo 2025 che coinvolgerà numerosi settori in tutta Italia. L’agitazione, organizzata in concomitanza con la giornata internazionale dei diritti delle donne, è stata indetta da diverse organizzazioni sindacali tra cui Slai Cobas per il Sindacato di Classe, Cub, Usi-Cit e Flc Cgil, avrà una durata di 24 ore e interesserà trasporti, sanità e istruzione.

Disagi al trasporto ferroviario e aereo

A incrociare le braccia sarà il personale delle principali compagnie ferroviarie, tra cui Trenitalia, Italo e Trenord. I treni potrebbero fermarsi dalle 21 di venerdì 7 marzo alle 21 di sabato 8 marzo ma saranno comunque previste delle fasce orarie di garanzia, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, in cui i viaggeranno i treni presenti nella lista della corse garantite. A Milano, i mezzi gestiti dall’Atm (metro, tram e bus) non dovrebbero subire interruzioni significative.

Anche il settore del trasporto aereo sarà interessato dallo sciopero. L’organizzazione sindacale Usi-Cit ha proclamato un’agitazione che coinvolgerà il personale aereo per l’intera giornata dell’8 marzo. Questo potrebbe causare ritardi e cancellazioni di voli su tutto il territorio nazionale.

Sanità e istruzione in sciopero

Lo sciopero generale dell’8 marzo avrà ripercussioni anche sul settore sanitario. Saranno comunque assicurati i livelli minimi di attività, garantendo le prestazioni essenziali all’interno dei pronto soccorso, dei reparti di medicina e chirurgia d’urgenza, delle rianimazioni e delle terapie intensive. Potrebbero però verificarsi ritardi o sospensioni in servizi non urgenti o programmati.

La Flc Cgil ha proclamato uno sciopero nazionale per l’intera giornata dell’8 marzo, coinvolgendo tutto il personale dei settori scuola, università, ricerca, Afam (Alta formazione artistica e musicale), formazione professionale e scuole non statali. Come evidenziato dalla stessa Flc Cgil, la mobilitazione mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle disuguaglianze di genere e a promuovere i diritti delle donne nel contesto lavorativo e sociale.

Fonte : Wired