video suggerito
La lista dei passeggeri del jet privato di Jeffrey Epstein, Lolita Express, sta per essere resa pubblica: il documento potrebbe contenere nomi di importanti personalità internazionali. Tra i passeggeri potrebbero figurare Bill Clinton, il principe Andrew, Michael Jackson, il fisico Stephen Hawking e, secondo alcuni, anche Donald Trump.
La lista dei passeggeri del jet privato di Jeffrey Epstein, soprannominato Lolita Express, sta per essere resa pubblica: ad annunciarlo la procuratrice generale statunitense Pam Bondi, sottolineando che il documento potrebbe contenere nomi di importanti personalità internazionali. Secondo quanto anticipato dai media americani, tra i passeggeri potrebbero figurare l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, il principe Andrew, il cantante Michael Jackson, il fisico Stephen Hawking e, secondo alcuni, anche l’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La pubblicazione, prevista nelle prossime ore, è frutto di una lunga battaglia legale condotta dalle vittime del finanziere.
L’isola degli abusi: Little Saint James
La lista dei passeggeri è solo uno dei tasselli di una vicenda che ha al centro l’isola privata di Epstein, Little Saint James, nelle Isole Vergini americane. Acquistata nel 1998, l’isola è stata per anni teatro di violenze sessuali su centinaia di giovani donne, molte delle quali minorenni. Epstein utilizzava infatti il suo jet privato per trasportare le ragazze sull’isola, dove venivano reclutate con la promessa di lavori ben pagati come massaggiatrici.
Secondo le indagini, il sistema di reclutamento delle vittime era orchestrato dalla fidanzata, ereditiera britannica e socia di Epstein, Ghislaine Maxwell, attualmente condannata a 20 anni di carcere. Le ragazze venivano avvicinate con offerte di lavoro nella villa di Epstein, dove venivano spinte a massaggiare il finanziere per poi subire abusi sessuali; un’altra testimonianza, del detective Joseph Recarey, della polizia di Palm Beach, ha rivelato poi che le vittime venivano spesso pagate per reclutare altre coetanee, creando così una vera e propria rete di sfruttamento.
Leggi anche
“Pagata 15mila dollari per fare sesso col principe Andrea” le accuse della 17enne nei documenti Epstein
I documenti segreti e le pressioni politiche
La pubblicazione della lista arriva dopo anni di pressioni politiche e mediatiche: Pam Bondi ha confermato di avere ricevuto centinaia di richieste da parte di parlamentari e attivisti per rivelare i nomi dei clienti di Epstein. La procuratrice ha però precisato che la lista non presuppone automaticamente la complicità dei nomi citati nei crimini del finanziere. Molti degli individui coinvolti, infatti, potrebbero aver viaggiato con Epstein per motivi leciti, senza essere a conoscenza delle sue attività criminali.
Bill Clinton e il principe Andrew nella lista
Tra i nomi più discussi c’è quello di Bill Clinton, amico di Epstein da oltre vent’anni: l’ex presidente ha ammesso di aver volato con il finanziere per viaggi umanitari, ma ha sempre negato di aver partecipato agli abusi o di essere a conoscenza delle attività illecite di Epstein. Anche il principe Andrew, terzo figlio della regina Elisabetta, è stato più volte associato al caso, tanto da essere costretto a rinunciare ai suoi incarichi pubblici nel 2019 dopo l’accusa di Virginia Giuffre, una delle vittime di Epstein.
Chi era Jeffrey Epstein: dal successo al declino
Jeffrey Epstein è stato uno dei personaggi più controversi del panorama finanziario internazionale: nato a New York nel 1953, da una famiglia di origine ebrea, ha iniziato la sua carriera come insegnante di matematica prima di entrare nel mondo della finanza. Grazie alle sue conoscenze e al carisma, è riuscito a costruire una fortuna multimilionaria, diventando uno degli uomini più potenti di Wall Street. Negli anni Novanta ha stretto un legame con Ghislaine Maxwell, figlia del magnate dell’editoria britannica Robert Maxwell, che lo ha introdotto nei circoli dell’alta società internazionale. La coppia ha iniziato a organizzare feste e viaggi di lusso, dietro ai quali si celava però, appunto, un sistema di reclutamento e sfruttamento di giovani donne.
La storia di Epstein ha suscitato enorme clamore mediatico, soprattutto dopo la pubblicazione del documentario Netflix “Jeffrey Epstein: soldi, potere e perversione”. La serie ha dato voce alle vittime e ha messo in luce il sistema di omertà e complicità che ha protetto il finanziere per anni.
Il suicidio in carcere e le teorie del complotto
Epstein è stato arrestato nel luglio 2019 con l’accusa di traffico sessuale di minori e solo poche settimane dopo, il 10 agosto 2019, è stato trovato morto nella sua cella del carcere di Manhattan in circostanze che hanno alimentato numerose teorie del complotto. L’autopsia ha confermato il suicidio, ma molti ritengono che Epstein sia stato messo a tacere per evitare che rivelasse i nomi dei suoi potenti clienti.
Dopo la morte di Epstein, la giustizia si è concentrata su Ghislaine Maxwell, considerata la sua principale complice: arrestata nel 2020, è stata condannata nel 2022 a 20 anni di carcere per traffico di minori e sfruttamento sessuale. La Maxwell ha sempre negato le accuse, ma numerose testimonianze la descrivono come la mente organizzativa dietro il sistema di reclutamento.
Fonte : Fanpage