Il boss Adam Mosseri torna a svelare i segreti dell’algoritmo che domina Instagram. Come riportato dall’esperto di social media Matt Navarra su Threads, il capo della piattaforma ha rivelato che “il modo in cui l’algoritmo valuta il tempo di visione non riguarda solo la percentuale di visualizzazione dell’intero video, ma anche il numero di secondi visualizzati”. Questo significa che tutti i contenuti pubblicati su Instagram – brevi o lunghi che siano – sono valutati allo stesso modo dall’algoritmo, senza penalizzare o favorire alcun creator.
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“Non vogliamo penalizzare i video più lunghi, ed è per questo che non guardiamo solo la percentuale di un video che è stato guardato, ma anche il numero di secondi – ha precisato Mosseri in risposta ai creator che avevano sollevato la possibilità che l’algoritmo potesse penalizzare i contenuti di lunga durata. Certo, nel dettaglio Mosseri non ha fornito alcuna informazione specifica riguardo gli elementi considerati dall’algoritmo per la promozione dei contenuti sulla piattaforma, ma una cosa è certa: chiunque scelga di condividere su Instagram video più lunghi e dettagliati non sarà penalizzato.
Nella logica dell’algoritmo, così come spiegato dallo stesso, un video della durata di 2 minuti che viene visualizzato da un utente nella sua completezza potrebbe, quindi, essere premiato dall’algoritmo con una visibilità maggiore. E non solo per il tasso di completamento, pari al 100% in questo caso, ma anche per il numero di secondi visualizzati dall’utente. D’altronde, proprio di recente Instagram ha esteso la durata massima dei Reels a 3 minuti, il che lascia intendere che la piattaforma voglia spingere i creator a pubblicare video sempre più lunghi. L’interesse di Mosseri, probabilmente, è quello di incrementare il coinvolgimento degli utenti con la proposta di contenuti più strutturati delle semplici clip brevi a cui TikTok li ha abituati negli ultimi anni. Un cambio di rotta interessante, considerando che Instagram ha sempre cercato di assomigliare al social cinese, e che questa volta sembra invece intenzionato a fare qualcosa di diverso.
Fonte : Wired