“Sei incinta? Sei malata? Dimettiti dal consiglio comunale”. Questa è la frase pronunciata da Silvia Colombo, consigliera comunale di Treviglio mentre in assemblea si discuteva di una mozione per chiedere la possibilità di intervenire da remoto alle sedute consiliari per le consigliere con gravidanza a rischio o problemi di salute. Nello specifico, la consigliera di Fratelli d’Italia rispondeva a chi aveva presentato la mozione, Matilde Tura, capogruppo del Partito democratico.
Cosa è successo al consiglio comunale di Treviglio: la polemica
“Ho presentato una mozione in Consiglio comunale per chiedere la possibilità alle consigliere con gravidanza a rischio e ai neogenitori di poter partecipare da remoto alle sedute – spiega Tura -. E ho ricevuto questa incredibile risposta dalla consigliera di comunale di Fratelli d’Italia, che mi ha detto: ‘Nella vita ci sono delle priorità, se uno ricopre la carica di consigliere comunale al primo posto deve metterci la partecipazione. Nella vita capitano cose belle, come la nascita di un figlio o cambiare lavoro o cose brutte come la malattia, allora forse bisogna riguardare le proprie priorità e a quel punto dimettersi per lasciare posto a chi ha la possibilità di dedicarsi pienamente”.
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“Io ho partorito 16 mesi fa – racconta ancora la consigliera all’Adnkronos – e sono intervenuta in consiglio fino a 10 giorni prima del parto, con 35 chili in più, ma ho avuto la fortuna di essere sempre stata bene in salute. Poi, dopo la nascita del mio bambino, ho saltato tre consigli, seguendoli da remoto senza poter intervenire, non potendo essere presente. Cosa che, peraltro, avrei fatto molto volentieri”.
Dunque, puntualizza, “non era una richiesta per me, perché sarei stata già fuori dall’anno del bambino, ma per aiutare le donne che si trovavano costrette nella mia stessa situazione e che non volevano rinunciare ai propri impegni di lavoro”.
La risposta della consigliera Fdi Silvia Colombo
Silvia Colombo, consigliera di Fratelli d’Italia a Treviglio, si difende dalle accuse e replica che la questione è pratica, non ideologica.
“Sarà chiara – ha detto Colombo all’Agi -, siamo nel 2025, secondo me il concetto che la donna deve stare a casa ad accudire i figli lo abbiamo superato. Tura ha presentato la mozione come pari opportunità ma pari opportunità significa garantire a tutti uomini e donne. Io ho provato a portare i miei figli in capigruppo più di una volta”, ha dichiarato.
E attacca: “E comunque i consigli comunali sono una volta al mese, è cosi’ difficile trovare tre ore una volta al mese? È una questione di organizzazione, il calendario ci viene dato a dicembre”. In ogni caso, per la consigliera di Fdi, “per una volta che salti il consiglio comunale non succede niente, anche perché, ad esempio, se non sto bene, l’ultima cosa che voglio fare è collegarmi con il consiglio comunale”.
Fonte : Today
