Sono piccole, compatte e registrano video criptati: ecco le nuove bodycam contro le aggressioni ai capitreno introdotte dalle Ferrovie dello Stato.
Si tratta di videocamere in formato tascabile che potranno riprendere tutto quello che accade ai capitreno a bordo dei treni Alta Velocità e Intercity. Le bodycam sono già alla seconda fase di sperimentazione, iniziata un anno fa in Emilia-Romagna e che, per il momento, coinvolge solo gli addetti di Fs Security, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che si occupa della sicurezza nelle stazioni e sui treni ritenuti più critici.
Per quattro mesi, solo gli addetti gli addetti di FS Security scorteranno i capitreno indossando le bodycam, mentre, a partire dalla seconda metà del 2025 le potranno portare sulla divisa anche gli stessi capitreno in altre regioni.
Come funzionano le bodycam contro le aggressioni
Queste videocamere hanno l’obiettivo di fare da deterrente nei confronti di eventuali aggressori, far sentire più sicuri i passeggeri e, allo stesso tempo, registrare episodi di violenza in modo da avere prove video da mettere a disposizione della polizia in caso di denunce. Ogni bodycam ha una risoluzione da 1080p, un’autonomia di 12 ore e una memoria da 64 gigabyte.
Le bodycam, comunque, non restano sempre accese: vengono avviate a inizio turno ma non riprendono finché non vengono attivate dal personale FS Security, che deve indossarle all’altezza del taschino davanti della giacca, in modo da essere ben visibili, ed è autorizzato a far partire la registrazione solo in caso di pericolo. Tutti i video vengono registrati in modo criptato cosicché solo le forze dell’ordine e il personale autorizzato di FS possano visualizzare le registrazioni.
La prima fase di test
La prima fase di sperimentazione era iniziata a marzo del 2024 in Emilia-Romagna e aveva coinvolto una trentina di capitreno di Trenitalia Tper, che avevano aderito volontariamente. Nei prossimi giorni l’uso delle bodycam sarà esteso anche a Piemonte, Liguria, Toscana e Puglia, ed entro la fine di marzo entrerà nella sperimentazione anche la Lombardia.
Nuove misure per limitare le aggressioni
Per rendere i treni più sicuri, negli scorsi mesi gran parte dei mezzi è stata dotata di un sistema di videosorveglianza attivo, in grado di mostrare sui monitor di bordo e in tempo reale le varie sezioni del treno, garantendo al capotreno una visione costante anche delle zone più lontane e, in caso di necessità, la possibilità di contattare direttamente la polizia ferroviaria per un intervento immediato.
Secondo un report di FS Security – la società del gruppo Fs che si occupa di sicurezza di passeggeri e dipendenti nelle stazioni, cooperando con le Forze dell’Ordine – “nel 2024 le aggressioni al personale ferroviario sono diminuite dell’11% rispetto all’anno precedente, le denunce sono passate da 427 nel 2023 a 381 nel 2024. Risultati positivi anche per quanto riguarda il primo mese del 2025, con un decremento del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
Fonte : Wired