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La storia di Roberto Carlos scartato ad un provino per i suoi problemi d’altezza è uscita dalla leggenda e si è trasformata in realtà. A confermarla, lo stesso ex campione brasiliano che approdò all’Inter per puro caso.
Nell’estate del 1995 un giovanissimo Roberto Carlos passò dal Palmeiras all’Inter in cambio di 10 miliardi di vecchie lire, pari a circa 5 milioni di euro attuali. Fu la fortuna del club nerazzurro che ebbe in rosa uno dei più forti esterni difensivi mai visti, anche se per una sola stagione prima di finire direttamente nel Real Madrid di Fabio Capello l’anno successivo, dove iniziò la sua straordinaria ascesa nel calcio mondiale. Ma l’approdo e il cammino di Roberto Carlos in Europa avvenne in modo del tutto casuale, perché chi per primo lo scoprì e ne gli diede la possibilità di fargli un provino, lo scartò. Perché considerato troppo basso.
L’arrivo di Roberto Carlos nel calcio europeo: il Lleida FC anticipa tutti
Centosessantotto centimetri di altezza non erano ritenuti idonei per sfondare nel calcio che conta. Roberto Carlos, stella nascente del calcio brasiliano degli anni 90, appena ventenne si era fatto spazio prima nell’Unjao Sao Joao, poi nel più ricco e quotato Palmeiras. Con cui in sole due stagioni si prese la scena contribuendo alla vittoria di 2 Campionati paulista nel 1993 e 1994, oltre ad un Torneo Rio-San Paolo e a 2 Campionati brasiliani. Il tutto gli valse anche la immediata convocazione nella nazionale brasiliana, nonché la corte serrata dei club europei.
Tra questi, ad aver avuto la vista più lunga e l’occhio attento fu il Lleida FC, società spagnola di seconda divisione che chiamò proprio l’esterno brasiliano per un provino estivo, valutando l’opportunità di prelevarlo dal Palmeiras e inserirlo in rosa. Ma Roberto Carlos non superò mai quell’ostacolo: malgrado le sue innate qualità che già stava mostrando al mondo del calcio, fu bocciato e rispedito al mittente. “Era troppo basso e non fu considerato idoneo a entrare nella squadra”.
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Roberto Carlos scartato al provino: “Troppo basso”, e così finisce all’Inter
A confermare l’aneddoto, che fino a qualche tempo fa sapeva semplicemente di leggenda, è stato lo stesso giocatore ad un giornalista spagnolo, Sique Rodríguez che lo ha rivelato al collega giornalista del Diario ‘As’ Joaquín Maroto: “Una curiosità che vorrei confermare: il Lleida ha avuto davvero la possibilità di avere in squadra Roberto Carlos. Ha giocato un’amichevole con la sua squadra brasiliana al Camp d’Esports, che è lo stadio di Lleida, e gli hanno offerto la possibilità di ingaggiare il ragazzo prima di fare il salto in Europa. Poi però è andato all’Inter e poi ancora al Real Madrid. I motivo? Semplice, il Lleida durante quel provino, ha considerato Roberto Carlos troppo basso. È una storia che circolava a Lleida da tempo e quando ho incontrato Roberto Carlos, gliel’ho chiesto e lui ha risposto ‘sì’. È un fatto vero“
Roberto Carlos all’Inter solo per un anno: “Era indisciplinato tatticamente”
Dunque, l’approdo di Roberto Carlos all’Inter fu una fortuita coincidenza tra la miopia di alcuni osservatori calcistici spagnoli e il destino che indirizzò il brasiliano a Milano, sponda nerazzurra. Dove però ci fu ulteriore incapacità di scorgere lo straordinario talento del giocatore: all’Inter, Roberto Carlos giocherà solo una stagione, 30 partite e 5 gol, messo alla porta da Roy Hodgson che lo considerava “indisciplinato tatticamente”. E così, l’estate successiva, fu ceduto al Real Madrid, richiesto esplicitamente da Fabio Capello. Roberto Carlos fece la fortuna della Casa Blanca: in 11 anni giocò 370 partite segnando 47 gol. E vincendo, ripetutamente, tutto ciò che un giocatore possa mai conquistare con la maglia di un club.
Fonte : Fanpage