Stando a quanto riferito dalla compagnia, infatti, Claude 3.7 Sonnet è progettato per concentrarsi su “task del mondo reale”, come il software engineering, così da rispondere a pieno all’uso che fanno le aziende dei modelli linguistici di grandi dimensioni. Questo significa che gli utenti di Anthropic possono sperare in “miglioramenti particolarmente importanti nel coding e nello sviluppo web front-end”. Ma non è la sola novità introdotta da Anthropic. “Quando si usa Claude 3.7 Sonnet tramite l’API”, gli utenti possono controllare anche il budget da destinare al ragionamento del modello: “si può dire a Claude di pensare per non più di N token […]. In questo modo, è possibile scambiare la velocità (e il costo) con la qualità della risposta”. Insomma, nel complesso il modello rappresenta un upgrade importante rispetto ai suoi predecessori. Per il momento, però, Anthropic ha scelto di rendere disponibile gratuitamente per i suoi utenti soltanto la versione standard di Claude 3.7 Sonnet, il che significa che solo gli abbonati premium avranno la possibilità di utilizzare il ragionamento esteso del modello.
Claude Code
Questa volta Anthropic sembra aver superato se stessa. In occasione della presentazione di Claude 3.7 Sonnet, infatti, la compagnia ha annunciato anche un’anteprima di ricerca di Claude Code, un nuovo “strumento di codifica agenziale” riservato agli sviluppatori. Definito da Anthropic un collaboratore attivo nelle attività di sviluppo, il tool è in grado di “modificare file e correggere bug in tutta la base di codice, rispondere a domande sull’architettura e la logica del codice, eseguire e correggere test, linting e altri comandi”. Uno strumento decisamente utile, che ha dimostrato di poter portare a termine in poco tempo attività che richiederebbero più di 45 minuti di lavoro manuale, riducendo così i tempi e i costi di sviluppo. Per ora, però, Anthropic ha scelto di rilasciare soltanto una versione beta del tool AI, con la promessa di migliorarne le funzionalità sulla base dell’uso che ne verrà fatto dagli sviluppatori – e dei loro feedback, quindi -. Questo significa che Claude Code migliorerà ancora e ancora, con l’intento di ottimizzare le prestazioni in un settore complesso e delicato come quello del coding.
Fonte : Wired