video suggerito
A una donna di 30 anni del New England è stata diagnosticata l’angiostrongiliasi, un’infezione causata dalle larve del parassita Angiostrongylus cantonensis, noto come verme del polmone del ratto. Tra i sintomi forte stanchezza, mal di testa e una strana sensazione di bruciore in tutto il corpo. La giovane ha inizialmente pensato al jet lag dopo una lunga vacanza, poi le sue condizioni sono precipitate.
Il verme nematode Angiostrongylus cantonensis responsabile dell’infezione. Credit: Wikipedia
Una giovane donna statunitense rientrata da una vacanza di tre settimane tra Hawaii, Giappone e Thailandia credeva di avere un forte jet lag a causa della notevole stanchezza percepita, tuttavia, quando ha iniziato a soffrire di uno strano bruciore ai piedi, che in poco tempo si è diramato al resto del corpo, è diventato evidente che avesse un problema ben più serio. Dopo i controlli in tre ospedali diversi e un peggioramento delle condizioni di salute, compresi un grave stato confusionale, mal di testa e disestesia (un disturbo sensoriale caratterizzato dalla percezione di strane sensazioni come il sopracitato bruciore), alla fine le è stata diagnosticata un’infezione al cervello – o più correttamente, alle meningi – da parte di un verme parassita. Nello specifico, sono state rilevate larve del nematode Angiostrongylus cantonensis, comunemente noto come verme del polmone del ratto. È responsabile di una condizione conosciuta come angiostrongiliasi che, come spiegato dagli autorevoli Manuali MSD per operatori sanitari, può determinare “un coinvolgimento neurale con meningite eosinofila”.
Come si contrae l’angiostrongiliasi causata dal verme del polmone del ratto
La diagnosi di angiostrongiliasi viene fatta sulla base dell’anamnesi “e alla presenza di eosinofilia nel liquido cerebrospinale e/o nel sangue”, spiegano gli esperti. Per la donna americana di 30 anni, come indicato, ci sono voluti i controlli in più ospedali. All’inizio non si riusciva a capire cosa avesse, tanto che è stata rimandata dal suo medico di base dopo il rilievo di globuli bianchi elevati, fino all’intuizione di un medico che le ha chiesto cosa aveva mangiato prima di rientrare a casa sua, nel New England. Nell’anamnesi ha confermato di aver consumato cibo da asporto (street food) in Thailandia – ma non crudo – e diverse volte insalate e sushi crudo sia in Giappone che alle isole Hawaii. Poiché le infezioni da verme del polmone del ratto sono presenti nell’arcipelago statunitense, lo specialista alla luce dei sintomi e dei risultati degli esami ha immaginato che potesse essere proprio quella la causa, come è stato successivamente dimostrato.
L’angiostrongiliasi in genere non viene trasmessa direttamente dai rifiuti corporei dei roditori, in cui si trova la forma adulta dei parassiti, bensì da chiocciole e lumache che si nutrono delle loro feci infette. Le lumache contaminate dal nematode possono essere consumate dalle persone accidentalmente o deliberatamente, ad esempio all’interno di alcuni piatti tradizionali – poco cotte o crude – oppure “sminuzzate” dentro insalate nelle quali finiscono senza essere notate. Anche altri animali di interesse culinario come granchi, rane e gamberi possono infettarsi col nematode e trasmettere l’infezione.
Secondo i dati riportati dai CDC statunitensi ad oggi sono note circa 2.800 infezioni in 30 Paesi diversi, oltre 200 delle quali rilevate negli Stati Uniti. In realtà si tratterebbe di un’ampia sottostima dei casi reali; secondo una stima citata dal Washington Post i casi effettivi sarebbero almeno 7.000. Dagli anni ’50 del secolo scorso l’infezione è stata rilevata alle isole Hawaii e nell’ultimo decennio i casi sono aumentati sensibilmente; anche per questo il dottor Joseph Zunt, lo specialista del Massachusetts General Hospital che ha indagato sul caso clinico della donna, ha sospettato il coinvolgimento di Angiostrongylus cantonensis.
Angiostrongylus cantonensis. Credit: Wikipedia
Quali sono i sintomi dell’infezione da verme del polmone del ratto
Tra i sintomi segnalati in letteratura scientifica, oltre a mal di testa, stato confusionale e disestesia rilevati nella trentenne del New England, i CDC indicano anche rigidità del collo, febbre, nausea, formicolio diffuso e vomito. I Manuali MSD indicano che la parassitosi può indurre una meningite eosinofila dopo la migrazione delle larve dal tratto gastrointestinale alle meningi, inoltre può verificarsi occasionalmente “invasione oculare”. Alcuni pazienti infettati, come riporta il Washington Post, sottolineano che il mal di testa provato è tra i più spaventosi in assoluto. La trentenne americana è andata incontro a un profondo stato confusionale durato ore, durante in quale ha iniziato a preparare una valigia ritenendo di dover partire per una nuova vacanza. La sua compagna di stanza l’ha accompagnata rapidamente al pronto soccorso per un altro controllo e solo dopo tutta una serie di accertamenti si è arrivati alla diagnosi corretta.
Come si cura l’infezione da larve di verme del polmone del ratto
Dopo aver rilevato l’angiostrongiliasi, la donna è stata trattata con lo steroide prednisone per sopprimere il sistema immunitario e un farmaco antiparassitario per eliminare le larve. I Manuali MSD indicano che gli antielmintici non sono efficaci – o sono addirittura deleteri – nel trattamento delle infestazioni da verme del polmone del ratto. Oltre agli analgesici, indicano anche la rimozione di liquido cerebrospinale ripetuta come terapia per questa forma di parassitosi. La donna protagonista della vicenda è stata messa dopo sei giorni di ricovero ed è guarita. I dettagli del suo caso clinico sono stati trattati nell’articolo “Case 5-2025: A 30-Year-Old Woman with Headache and Dysesthesia” pubblicato sull’autorevole rivista scientifica The New England Journal of Medicine.
Fonte : Fanpage