Da Delhi alla Mecca: la preghiera dei non cristiani per papa Francesco

Mentre le condizioni di salute del pontefice al Policlinico Gemelli restano gravi, anche molte persone di altre religioni stanno unendosi alla preghiera dei cristiani. Il segretario generale dei Baha’i nella capitale indiana: “Che la misericordia divina gli doni la guarigione”. L’augurio dell’imam Yahya Pallavicini dal luogo sacro dell’islam.

Delhi (AsiaNews) – Nelle chiese di tutto il mondo si prega per la salute di papa Francesco, le cui condizioni – come recita il bollettino diffuso dai medici ieri sera – “restano critiche”. Da oggi i cardinali residenti a Roma, con i collaboratori della Curia romana e la diocesi di Roma, ogni sera alle 21 si raccoglieranno in piazza San Pietro per la recita del Rosario per la salute del pontefice. In apprensione per le condizioni di salute del papa non sono però solo i cristiani: in queste ore stanno arrivando anche significativi gesti di vicinanza nella preghiera anche da parte di personalità e fedeli di altre confessioni religiose, toccate dai gesti interreligiosi compiuti dal Francesco nel suo pontificato.

È il caso, ad esempio, del dott. A.K. Merchant, segretario generale del Lotus Temple, il grande tempioBaha’i di Delhi. “Abbiamo appreso dai media e da alcuni amici personali della Chiesa cattolica che papa Francesco è gravemente malato – racconta ad AsiaNews -. Abbiamo avuto la fortuna di ricevere le sue benedizioni e preghiamo anche noi per la sua guarigione”. Il dott. Merchant racconta di aver “personalmente offerto per papa Francesco oggi al Lotus Temple” una preghiera di Baha’u’lllah, il fondatore dei Baha’i. “Il tuo nome – recita il testo – è la mia guarigione, o mio Dio, e il ricordo di te è il mio rimedio. La vicinanza a Te è la mia speranza e l’amore per Te è il mio compagno. La Tua misericordia per me è la mia guarigione e il mio aiuto in questo mondo e in quello a venire. Tu, in verità, sei l’Onnipotente, l’Onnisciente, l’Onniveggente”. “Che le misericordie divine – conclude Merchant – circondino Papa Francesco per una sua rapida guarigione”.0

Sempre in India una nota giornalista musulmana, Rana Ayyub, ha scritto un tweet, in cui racconta che sta “pregando per una rapida ripresa di papa Francesco”. “La sua incrollabile compassione, umiltà e dedizione alla pace – aggiunge – hanno toccato innumerevoli vite. La sua difesa della Palestina e il suo impegno per la giustizia non saranno dimenticati. Che Allah lo benedica e lo rafforzi in questo momento”. .

Dal mondo musulmano un altro attestato di vicinanza è giunto significativamente dalla Mecca: a compierlo è stato l’imam Yahya Pallavicini, della Comunità religiosa islamica italiana (Coreis), che in questi anni ha preso parte a molti incontri interreligiosi promossi da papa Francesco. Venuto a conoscenza dell’aggravarsi delle condizioni di salute del pontefice proprio mentre stava guidando una delegazione di musulmani italiani per i riti del pellegrinaggio alla Mecca, Yahya Pallavicini ha diffuso un breve video girato davanti alla “stazione di Abramo”, una teca che secondo la tradizione islamica contiene le impronte del patriarca. “Penso subito a Francesco come a un campione di dialogo sulla fratellanza e di amicizia con i musulmani – spiega l’imam Pallavicini -. In questo luogo qui come musulmani italiani onoriamo anche il profeta Abramo, patriarca del culto al Dio unico, nel Nome del quale pratichiamo la fratellanza tra cristiani e musulmani. I migliori auguri di pace e salute a papa Francesco – conclude – che nell’anno del 60° anniversario della Nostra Aetate continua nel solco del dialogo aperto da San Giovanni Paolo II ad Assisi nel 1986”. Ricordando che tra pochi giorni inizierà il Ramadan, il mese sacro dei musulmani, la Coreis afferma che “in questi giorni benedetti, qui a Mecca così come in Italia, ricordiamo nelle nostre preghiere il papa con l’augurio di completa guarigione”.

Dal mondo indù un invito alla preghiera è giunto da Rajan Zed, un religioso che vive nello Stato americano del Nevada ed è presidente della Universal Society of Hinduism. Ha invitato tutti i leader religiosi di ogni confessione a invocare la “piena e rapida guarigione” di papa Francesco. “Dobbiamo invocare – ha detto – energia, pace e forza per lui, in modo che possa continuare a ispirare milioni di persone in tutto il mondo e promuovere una società più compassionevole e inclusiva”, con la sua “leadership visionaria basata su umiltà, inclusività, coraggio morale, orientamento al servizio”. Zed ha auspicato che ilpontefice “possa continuare a portare avanti il suo ministero di costruzione di ponti di pace, di difesa degli oppressi e dei poveri, di libertà di religione, di sensibilizzazione globale, di dialogo interreligioso, di coesistenza pacifica, di enfatizzazione dei valori condivisi e di ricerca del bene comune”.

Fonte : Asia