Dai risultati del progetto Interceptor, promosso nel 2018 dal Ministero della Salute e dall’Agenzia Italiana del Farmaco, 8 precisi parametri, detti biomarcatori, consentirebbero di stabilire, per ogni soggetto, il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, dando così la possibilità di intervenire per frenare o ritardare il più possibile l’insorgenza della patologia
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Esistono otto fattori di rischio che possono annunciare l’Alzheimer e la demenza. A rivelarlo sono i risultati del progetto Interceptor, promosso nel 2018 dal Ministero della Salute e dall’Agenzia Italiana del Farmaco. Secondo il rapporto, 8 precisi parametri, detti biomarcatori, consentirebbero di stabilire, per ogni soggetto, il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, dando così la possibilità di intervenire per frenare o ritardare il più possibile l’insorgenza della patologia.
I fattori di rischio delle malattie neurodegenerative
Come sottolineano i ricercatori e autori dello studio, i parametri fondamentali che permettono di stabilire un basso o un elevato rischio di sviluppare demenza o Alzheimer sono:
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sesso
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età
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valutazione delle funzioni cognitive
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memoria episodica
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attività metabolica cerebrale
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valutazione dell’atrofia ippocampale
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valutazioni delle menomazioni nelle attività strumentali della vita quotidiana con il questionario Amsterdam IADL
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familiarità per la demenza
Gli esami per rilevare gli 8 fattori
In che modo è possibile rilevare i fattori di rischio? Esistono, a tal proposito, diversi esami e test che, combinati insieme, consentono di individuare i biomarcatori fornendo buoni elementi per predire l’avvento della malattia neurodegenerativa con un anticipo di circa 3 anni, secondo lo studio. I test in questione comprendono il test MMSE (Mini Mental State Examination), il test DFR per la valutazione della memoria episodica, l’FDG-PET per l’analisi dell’attività metabolica cerebrale, la risonanza magnetica volumetrica per la valutazione dell’atrofia ippocampale, EEG per lo studio della connettività cerebrale, il test genetico per l’individuazione dell’APOE e4 e l’esame del liquido rachidiano
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I fattori di rischio secondo la Commissione Neurologica di Lancet
La Commissione Neurologica di Lancet ha aggiornato il suo precedente rapporto sulla prevenzione della demenza, raccogliendo in totale 14 fattori di rischio in grado di incidere sullo sviluppo di patologie neurodegenerative per il 45%:
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bassi livelli di istruzione
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riduzione dell’udito
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pressione alta
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fumo
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obesità
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depressione
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inattività fisica
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diabete
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consumo eccessivo di alcol
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danni cerebrali da traumi ripetuti
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inquinamento
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isolamento sociale
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colesterolo Ldl alto
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perdita della vista non trattata
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Fonte : Sky Tg24