Jakarta lancia il fondo sovrano Danantara, critiche per i tagli sociali

Il presidente indonesiano Prabowo Subianto ha inaugurato oggi un nuovo fondo sovrano, che dovrebbe arrivare a gestire un patrimonio di 900 miliardi di dollari per finanziare alcuni progetti e stimolare la crescita economica. Ma l’operazione ha sollevato forti critiche per il rischio di corruzione e per i pesanti tagli ai programmi di assistenza sociale, che potrebbe persino privare di cure mediche le vittime di terrorismo.

Jakarta (AsiaNews) – Il presidente indonesiano Prabowo Subianto ha lanciato ufficialmente il fondo sovrano “Danantara”, istituito per gestire un patrimonio di 900 miliardi di dollari proveniente dalle principali imprese statali del Paese. L’obiettivo del nuovo ente, formalmente noto come Daya Anagata Nusantara, è quello di centralizzare gli investimenti e favorire la crescita economica dell’Indonesia, fissata all’8%, ma ha suscitato critiche e preoccupazioni per i possibili rischi di corruzione e per le conseguenze sui programmi di assistenza sociale già in vigore.

Alla cerimonia di inaugurazione del fondo che si è tenuta questa mattina hanno partecipato gli ex presidenti Susilo Bambang Yudhoyono e Joko Widodo, tre ex vicepresidenti, 65 ambasciatori stranieri e rappresentanti di istituzioni religiose e imprenditoriali. “Dobbiamo cambiare il modo in cui gestiamo le risorse del Paese per favorire la nostra società e raggiungere la prosperità nazionale”, ha dichiarato Prabowo nel suo discorso.

Danantara è il secondo fondo sovrano dell’Indonesia, dopo l’Indonesia Investment Authority, che, lanciato nel 2021, detiene asset per 10,5 miliardi di dollari. Lo stanziamento iniziale del nuovo fondo sarà invece di 20 miliardi di dollari, che serviranno per avviare investimenti strategici e ridurre gli sprechi e la corruzione, secondo quanto dichiarato dal presidente. Prabowo vorrebbe finanziare una decina di progetti quest’anno, la maggior parte legati alla lavorazione mineraria. L’Indonesia – ha dichiarto l’ex generale – smetterà di esportare  materie prime minerarie, privilegiando la loro lavorazione interna per aumentarne il valore aggiunto.

Tuttavia, secondo dati governativi, nel 2023 il valore delle attività delle imprese statali ammontava a 637,5 miliardi di dollari, una cifra molto inferiore all’obiettivo di Prabowo, per cui non è ancora chiaro come dovrebbe essere raggiunta la cifra prevista di 900 miliardi di dollari. 

Diversi gruppi della società civile temono inoltre che la gestione di una somma così ingente possa aprire la strada a episodi di cattiva amministrazione e corruzione, come accaduto in Malaysia con lo scandalo del fondo 1Malaysia Development Berhad (1MDB). In risposta alle critiche, Prabowo ha assicurato che Danantara sarà soggetta a controlli pubblici e ha proposto il coinvolgimento delle istituzioni religiose nel monitoraggio delle operazioni.

Royani, attivista anticorruzione e formatrice presso la Commissione indonesiana per l’eliminazione della corruzione (KPK), parlando con AsiaNews ha espresso dubbi sull’efficacia di tale soluzione: “Come possono le istituzioni religiose monitorare efficacemente le operazioni quando non sono ancora state stabilite e rese pubbliche procedure chiare?”.

Le scelte dell’amministrazione Prabowo rischiano di aumentare le disuguaglianze. Per finanziare il fondo sovrano e altre politiche promesse durante la campagna elettorale, come  il programma di pasti scolastici gratuiti per tutti i bambini del Paese, il governo ha annunciato tagli di bilancio per un totale di 19 miliardi di dollari, colpendo diversi settori, tra cui quello dell’istruzione, una scelta che la settimana scorsa ha generato ampie proteste tra gli studenti universitari. 

Ma tra i servizi a rischio c’è anche l’assistenza sanitaria per le vittime di crimini e attentati. Chusnul Chotimah, sopravvissuta all’attentato di Bali del 2002 – in cui vennero uccise oltre 200 persone -, teme di perdere l’accesso a cure salvavita a causa dei tagli imposti dall’amministrazione Prabowo. Chusnul, 55 anni, gestisce una bancarella di snack a Sidoarjo, Giava orientale, guadagnando circa 4 dollari al giorno. Per le cure mediche (finora ha affrontato 37 interventi chirurgici), i farmaci e l’assistenza psichiatrica, fa affidamento sui finanziamenti dell’agenzia indonesiana per la protezione delle vittime e dei testimoni, nota con l’acronimo LPSK.

Quest’anno il budget dell’agenzia è stato più che dimezzato a 6,6 milioni di dollari. Chusnul, che ha un figlio affetto da una rara malattia della coagulazione del sangue, teme di non potersi più permettere l’assistenza sanitaria.  “Posso provare a cercare soldi lavorando, lotterò per il cibo e la scuola per i miei figli, ma le mie cure senza l’aiuto della LPSK sono impossibili”, ha detto. “Non potrò più condurre una vita normale”.

I funzionari della LPSK nei giorni scorsi hanno confermato a Chusnul che gli aiuti alle vittime di terrorismo potrebbero non essere garantiti. Il capo dell’LPSK, Achmadi, ha dichiarato alla Reuters che l’agenzia sostiene i tagli al bilancio di Prabowo, ma continuerà a rispettare i diritti dei testimoni e delle vittime.

Fonte : Asia