Martin Scorsese, Jane Campion, Wes Anderson, Francis Ford Coppola e Ari Aster firmano una lettera pubblicata dal Corriere della Sera per scongiurare la riconversione in centri commerciali delle sale in disuso nella Capitale
Dopo Francesco Totti, anche i grandi più grandi registi internazionali fanno sentire la loro voce per il futuro delle sale cinematografiche chiuse a Roma. Il progetto di riconversione dei cinema in disuso nella Capitale (e non solo) in centri commerciali o in altre destinazioni d’uso continua a trovare oppositori di primissimo piano, e stavolta a schierarsi sono stati i gitanti della Settima Arte.
“Un tentativo del tutto inaccettabile”
Martin Scorsese, Jane Campion, Wes Anderson, Ari Aster, Francis Ford Coppola sono i firmatari di un appello rivolto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla premier Giorgia Meloni e pubblicato dal Corriere della Sera. “In riferimento alla situazione attuale di Roma, è assolutamente chiaro che il tentativo di riconvertire spazi destinati al possibile rinascimento culturale della città eterna in hotel, centri commerciali e supermercati è del tutto inaccettabile – si legge nella lettera -. Tale trasformazione rappresenterebbe una perdita irreparabile: un profondo sacrilegio non solo per la ricca storia della città, ma anche per il patrimonio culturale da lasciare alle future generazioni”.
Oltre 5 mila firme contro la nuova legge del Lazio
Le voci di Scorsese, Campion, Anderson, Coppola e Aster si uniscono a quelle di altri 5 mila registi, attori, sceneggiatori e produttori che si sono già espressi contro la nuova legge della Regione Lazio che cambia le norme sul cambio di destinazione d’uso delle sale rendendo più semplice la riconversione in strutture commerciali. Tra questi nomi, il Corriere cita Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino, Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio, Riccardo Milani, Matteo Garrone, Lorenzo Mieli, Francesca Comencini, Gabriele Salvatores.
L’appello di Scorsese e colleghi
“Invitiamo i colleghi di tutto il mondo, direttori di festival e tutti gli operatori culturali a firmare questa lettera per salvare l’ultima possibilità di redenzione di una delle città culturali e artistiche più importanti al mondo – prosegue la lettera dei registi internazionali -. Questa lettera è indirizzata anche personalmente al Presidente Sergio Mattarella e al Primo Ministro Giorgia Meloni, per impedire qualsiasi conversione degli spazi culturali di Roma. È nostro dovere trasformare queste “cattedrali nel deserto” abbandonate in veri templi della cultura, luoghi capaci di nutrire le anime sia delle generazioni presenti che di quelle future”.
Fonte : Sky Tg24