NBA, l’intesa tra Curry e Butler funziona: Golden State travolge Dallas 126-102

Al Chase Center di San Francisco andava in scena una sfida da zona play-in nella Western Conference, e ad avere la meglio sono stati i padroni di casa, trascinati da uno Steph Curry a tratti incontenibile. Per Golden State buona prova anche di Jimmy Butler, alla sua prima presenza in maglia Warriors tra le mura di casa, mentre per Dallas hanno pesato le tantissime assenze, in particolare nel reparto lunghi 

Quella contro i Mavericks tra le mura di casa non è la partenza che Steve Kerr immaginava, tanto che a poco più di due minuti dall’inizio della partita il coach di Golden State è già costretto a chiamare dopo che Kessler Edwards è andato a schiacciare indisturbato per il 9-4 in favore degli ospiti. La scossa sperata sembra arrivare, perché al ritorno in campo l’immancabile Steph Curry guida i suoi ad un parziale di 16–0 con cui gli Warriors paiono voler mettere le mani sulla partita. Il ritmo è davvero forsennato in entrambe le metà campo e Dallas dimostra di non disdegnare il corri e tria prediletto dai padroni di casa, ma a quel gioco Golden Stateha pochi rivali e il 1° quarto si chiude con i ragazzi di Kerr in vantaggio 33-18. Il tentativo di reazione dei Mavericks passa dal grande ex di serata Klay Thompson, che però rimedia un tecnico per proteste e un fallo in attacco nel giro di pochi secondi. E così sono due canestri del protagonista a sorpresa Quinten Post a portare gli Warriors sul 41-20 dopo 3 minuti nel 2° quartoKyrie Irving, fin lì abbastanza impalpabile, si risveglia e con le sue giocate di purissimo talento a riportare Dallas in linea di galleggiamento, ma alle fiammate del playmaker dei Mavericks risponde un Jimmy Butler già perfettamente inserito nei meccanismi di Golden State, che torna a dominare a chiude il primo tempo in vantaggio 61-43

Si gioca al ritmo di Golden State, e vince Golden State

All’avvio della ripresa la partita non sembra cambiare direzione, perché Dallas continua ad annaspare senza trovare soluzioni, soprattutto in difesa. Il triangolo formato da Curry e Butler insieme a Draymond Greencontinua a trovare soluzioni offensive per gli Warriors, che anche rallentando un minimo il ritmo di gioco continuano comunque a controllare il flusso della gara. Le tante assenze nelle file dei Mavericks, invece, lasciano sostanzialmente nelle mani di Irving la gestione dell’attacco, mentre i numerosi infortuni che hanno colpito soprattutto il reparto lunghi pesano nel presidio del pitturato, dove Golden State rivede anche qualche buona azione del veterano Kevon Looney. La facilità con cui i padroni di casa riescono ad andare al ferro, com’è ovvio, aprono spazi in cui Curry banchetta. Si entra quindi nel 4° quarto sul 100-75, che equivale di fatto al colpo del ko tecnico. E l’ultima frazione, in effetti, si trasforma ben presto in una sorta di maxi garbage time dove, al netto di qualche giocata individuale di livello, sia Golden State che Dallas fluttuano verso il 126–102 finale. 

Fonte : Sky Sport