Dal 17 febbraio, in tv e on demand su Sky e in streaming su NOW, in contemporanea con l’uscita negli USA su HBO arriva la terza stagione di The White Lotus, la serie tv creata e diretta da Mike White che a ogni stagione ci porta in un nuovo hotel di questa immaginaria catena di alberghi di lusso, dove personalmente non andremmo neanche gratis visto che ogni volta vi succedono fatti di sangue piuttosto inquietanti.
Dopo la prima stagione alle Hawaii, e dopo la seconda stagione in Italia, in Sicilia, a Taormina (con qualche escursione), The White Lotus 3 è ambientata in un’isola della Tailandia. E anche questa volta, il caro Mike White ha sfornato una storia che tiene incollati allo schermo, ovviamente non solo per i bellissimi panorami che questa serie propone.
Per capire cosa intendiamo seguiteci in questa recensione che inizia con il riassunto senza spoiler della trama e dei principali personaggi di questa stagione. Ma prima una piccola precisazione, per chi non conosce The White Lotus: in ogni stagione oltre alla location cambiano gli ospiti e gli impiegati della struttura, insomma i personaggi, ma questo non fa di The White Lotus una serie antologica: se non l’avete mai vista, quindi, non è consigliabile iniziare dalla stagione 3, né dalla seconda.
Di cosa e di chi parla The White Lotus 3
Come sempre, la serie inizia dalla fine, con qualcuno che muore misteriosamente ma non si sa né chi né come o per mano di chi. E dunque si torna indietro di una settimana, all’inizio della vacanza in questa isoletta paradisiaca della Tailandia per i protagonisti di questa nuova stagione. In cui torna anche Natasha Rothwell nei panni di Belinda, la responsabile della spa nella prima stagione che era stata “sedotta e abbandonata” da Tanya che prima le aveva proposto di aprire un’attività insieme e poi si era ritirata preferendo iniziare la sua relazione con Greg, prima di morire tragicamente nel finale della stagione 2.
Tra gli ospiti del White Lotus tailandese c’è la famiglia Ratliff: Tim (Jason Isaacs), il capofamiglia e marito di Victoria (Parker Posey), è un ricco uomo d’affari che ha portato lì la famiglia perché la figlia Piper (Sarah Catherine Hook)deve fare la tesi sul buddismo, e poi c’è il primogenito Saxon (Patrick Schwarzenegger), belloccio e sicuro di sé, e il figlio più piccolo Lochlan (Sam Nivola), al contrario timido e sensibile.
Poi ci sono tre donne, la star della tv Jaclyn (Michelle Monaghan) con le sue due amiche d’infanzia Laurie (Carrie Coon) e Kate (Leslie Bibb), in vacanza insieme per rivivere i vecchi tempi.
C’è la coppia formata dal cinquantenne musone Rick (Walton Goggins) e dalla simpatica e bellissima e giovane Chelsea (Aimee Lou Wood).
Infine tra il personale vale la pena citare la proprietaria Sritala (Lek Patravadi), l’assistente agli ospiti Mook (Lalisa Manobal, ovvero la rapper coreana Lisa) e il guardiano Gaitok (Tayme Thapthimthong).
Come questi personaggi arriveranno al tragico epilogo, quali sorprese ci saranno e che cosa accadrà non ve lo anticipiamo (né tantomeno conosciamo il finale), ma per entrare meglio nell’atmosfera di questa stagione potete guardare il trailer in fondo a questa recensione.
Perché non perdersi The White Lotus 3
Lo confessiamo, dopo la prima bellissima stagione, e nonostante un finale così così, eravamo scettici sulla stagione 2, che invece ci ha stupito positivamente. La stessa cosa ci è successa con questa terza stagione nel sudest asiatico.
Oltre all’immersione nei colori e nelle atmosfere tailandesi, dense di spiritualità, The White Lotus 3 è la prova di maturità di questo universo narrativo a cui Mike White ha dato vita e nome con la sua satira sociale.
The White Lotus è una serie che sembra ripetersi ma in realtà fa dei giri concentrici sempre più larghi – la prima stagione aveva 6 episodi, la seconda 7, questa terza 8 – fino a mostrarci man mano il grande piano del suo creatore.
E lo fa anche in questa ragione riuscendo a coinvolgere il pubblico, a farlo affezionare a nuovi personaggi fino a sentirli quasi familiari in poche puntate, a emozionarlo e divertirlo, oltre che naturalmente a intrigarlo nella spasmodica ricerca della vittima e del colpevole. Peccato solo che ci tocchi aspettare sempre di più prima di arrivare al finale.
Voto: 8.3
Fonte : Today