Papa Francesco in prognosi riservata, la crisi e le trasfusioni: cos’è la piastrinopenia

Ansia per Papa Francesco. Dopo il cauto ottimismo emerso durante la conferenza stampa di venerdì dei medici del Gemelli, le condizioni di Bergoglio si sono aggravate nelle ultime ore. Come confermato anche dal Vaticano, il Pontefice si trova “in prognosi riservata” e ha attraversato una delle giornate più delicate dall’inizio del suo ricovero, avvenuto il 14 febbraio scorso. Nella mattina di oggi, domenica 23 febbraio, dalla sala stampa vaticana è arrivato solo un breve aggiornamento: “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”.

Papa Francesco in prognosi riservata

Anche il primo bollettino di ieri parlava di una “notte tranquilla”, con la crisi che è arrivata nelle ore successive. L’aggiornamento diffuso dall’ospedale romano in serata ha indicato senza giri di parole una situazione preoccupante: “Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo. Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi”. “Inoltre – hanno aggiunto i medici – gli esami del sangue odierni hanno evidenziato una piastrinopenia, associata a un’anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni”. Nei giorni scorsi i sanitari avevano parlato di un pericolo sepsi, ma nell’ultimo bollettino del Vaticano sono state evidenziate due complicazioni che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.

Cos’è la piastrinopenia

Una di queste è appunto la piastrinopenia, nota anche come trombocitopenia, una condizione che indica la riduzione del numero di piastrine nel flusso sanguigno al di sotto dei valori normali (generalmente tra 150.000 e 450.000 piastrine per microlitro di sangue). Le piastrine svolgono un ruolo fondamentale nella coagulazione: aiutano il sangue a coagulare in caso di tagli o ferite. Un basso numero di piastrine, quindi, può comportare problemi di sanguinamento o di formazione di ematomi. La piastrinopenia può essere congenita o può insorgere nel corso della vita per diverse cause: da malattie autoimmuni alle infezioni, come Hiv o epatite C, fino ad alcuni farmaci che possono influire sul numero di piastrine. 

Dalla facile formazione di lividi a ematomi fino al continuo sanguinamento di ferite o gengive, i sintomi si manifestano in base al livello di gravità. Nelle forme più lievi è una condizione difficile da individuare e può essere scoperta soltanto tramite le analisi del sangue. Quali sono le cure? Anche per la scelta del trattamento molto dipende dalla specifica situazione. C’è l’approccio farmacologico e, nei casi in cui c’è un rischio elevato di emorragie, è possibile intervenire anche con delle trasfusioni di piastrine. Nei casi in cui la piastrinopenia è provocata da un’altra patologia, i medici intervengono alla radice del problema, eliminando così anche le ripercussioni sulle piastrine.

Pregliasco: “Il nuovo bollettino preoccupa”

In attesa di nuovi sviluppi, l’ultimo bollettino del Papa è stato definito “preoccupante” dal virologo Fabrizio Pregliasco: “Mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po’, soprattutto perché non c’è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone. È chiaro che in una persona dell’età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti sabato mattina – la lunga crisi respiratoria e la piastrinopenia associata a un’anemia – non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento”.

Come accaduto domenica scorsa, il Papa non guiderà l’Angelus di oggi dal Gemelli. Sarà però diffuso il testo, preparato dal Papa, esattamente come accaduto la scorsa settimana, fa sapere la Sala stampa del Vaticano. Papa Francesco ha scritto anche il testo dell’omelia per la messa di domenica in occasione del Giubileo dei diaconi che sarà presieduta da monsignor Rino Fisichella nella Basilica di San Pietro.

Fonte : Today