Niente accordo, niente internet. Gli Stati Uniti stanno premendo su Kiev per l’accordo sulle risorse minerarie in Ucraina, tanto da “minacciare” di chiudere l’accesso del Paese al sistema Internet satellitare Starlink di Elon Musk.
Usa-Ucraina e il nodo Starlink
L’indiscrezione arriva dall’agenzia britannica Reuters, che cita fonti informate sulla questione. L’accesso dell’Ucraina a Starlink è stato sollevato nelle discussioni tra funzionari Usa e ucraini dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha rifiutato una proposta del segretario al Tesoro Usa Scott Bessent: all’Ucraina è stato detto che avrebbe subito un’imminente interruzione di Starlink se non avesse raggiunto un accordo sui minerali essenziali. Starlink fornisce all’Ucraina la connessione a internet, uno strumento rivelatosi fondamentale per le comunicazioni dell’esercito di Kiev durante la guerra contro la Russia. Uno stop, anche breve, sarebbe un colpo terribile per le forze ucraine. La questione è stata sollevata di nuovo giovedì durante gli incontri tra Keith Kellogg, l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Ucraina, e Zelensky, ha affermato ancora una delle fonti, scrive Reuters sul suo sito. “L’Ucraina funziona con Starlink. Lo considerano la loro stella polare – ha detto la fonte – Perdere Starlink sarebbe un duro colpo”. Zelensky ha respinto le richieste del presidente Donald Trump di 500 miliardi di dollari in ricchezza mineraria dall’Ucraina per ripagare Washington per gli aiuti in tempo di guerra, affermando che “gli Stati Uniti non hanno offerto garanzie di sicurezza specifiche”. Un “no” che non sarebbe stato gradito dall’amministrazione Usa.
Le conseguenze per Kiev
Starlink, come detto è di proprietà di Elon Musk, acclamato come un eroe in Ucraina per il suo sostegno durante il conflitto. Il patron di Tesla e SpaceX (che gestisce Starlink), dopo l’invasione russa del febbraio 2022, ha inviato migliaia di terminali in Ucraina per sostituire i servizi di comunicazione distrutti dall’esercito di Mosca. Musk in seguito ne ha limitato l’accesso almeno una volta prima nell’autunno del 2022, quando è diventato più critico nei confronti della gestione della guerra da parte di Kiev. Privare l’Ucraina della connessione alla Rete metterebbe Kiev in una situazione di notevole svantaggio, come sottolineato da Melinda Haring, una ricercatrice senior dell’Atlantic Council: “Starlink è essenziale per l’utilizzo dei droni, un pilastro chiave della strategia militare. Perderlo sarebbe un punto di svolta, perché fino ad ora l’Ucraina era in parità con la Russia in termini di utilizzo proiettili di artiglieria e droni, sia marini che aerei”.
Lo scontro tra Trump e Zelensky
La scorsa settimana Zelensky ha respinto una proposta statunitense dettagliata che avrebbe visto Washington e le aziende statunitensi ricevere il 50% dei minerali essenziali dell’Ucraina, tra cui grafite, uranio, titanio e litio, un componente chiave nelle batterie delle auto elettriche. Da allora è emersa una frattura tra i leader, con un aspro botta e risposta. Trump ha chiamato Zelensky un “dittatore”, dopo che il presidente ucraino, in risposta alle sue affermazioni sull’inizio della guerra provocato dall’Ucraina, aveva definito il tycoon “intrappolato nella bolla di disinformazione russa”.
Wall Street Journal: “Accordo vicino”
Al di là dello scontro tra i due presidenti, l’accordo potrebbe essere firmato già oggi, almeno secondo quanto riferito dal Wall Street Journal. Il quotidiano statunitense cita poi una persona vicina al governo di Kiev, secondo la quale l’inviato di Trump per l’Ucraina Keith Kellogg ha avuto “un ruolo importante” nella definizione dei termini dell’accordo, instaurando un rapporto di fiducia con Zelensky e altri funzionari ucraini nel corso di una visita di tre giorni nel Paese. L’Ucraina afferma di possedere le più grandi riserve di titanio d’Europa, materiale utilizzato per realizzare leghe per aeromobili e navi militari, e di litio, un materiale fondamentale nelle batterie. L’Ucraina ha anche depositi di terre rare, essenziali in alcune industrie high-tech, tra cui la difesa e l’energia rinnovabile. Le riserve richiedono investimenti importanti per essere sviluppate anche in tempo di pace e molte si trovano in aree occupate dalla Russia.
Fonte : Today