Secondo la professoressa, Sam Wilson è stato spesso messo in disparte anche nelle fanfiction su Capitan America e Avenger, finendo relegato al ruolo di sostegno psicologico ai personaggi bianchi traumatizzati. Il trattamento riservato dal fandom a Wilson e ad altri personaggi neri è stato a lungo oggetto di discussione nelle comunità dei fan, un dibattito che continua anche adesso che ha ereditato i ruolo di Cap nei film. Il mese scorso, il sito di fanfiction Archive of Our Own (AO3) ha annunciato che avrebbe sdoppiato l’hashtag dedicato a Capitan America per distinguere le opere dedicate alla versione interpretata da Chris Evans da quella di Anthony Mackie. La decisione ha immediatamente sollevato parecchie critiche.
L’accantonamento da parte del fandom ricalca il trattamento riservato dal franchise a Sam Wilson. È stato ampiamente sottolineato che la stanchezza nei confronti dell’Mcu e il calo qualità dei progetti recenti si sono manifestati proprio quando la saga ha finalmente diversificato la sua rosa di protagonisti dopo aver appeso al chiodo i mantelli dei suoi amati eroi bianchi in Endgame. “Mi spiace per Anthony Mackie – dice Lowe –. Ha finalmente il suo momento ma non è il momento giusto, e non è colpa sua. Non è nemmeno colpa della produzione. È solo che la storia è andata avanti”.
Oltre a tutto questo, Brave New World sta affrontando un boicottaggio promosso dal movimento palestinese Boycott, divest e sanction in risposta all’inclusione nel film di Sabra, un agente del Mossad, l’agenzia di intelligence israeliana. Sebbene il nome e la storia del personaggio siano stati modificati rispetto ai fumetti, alla première hollywoodiana del film non sono mancate le proteste. Le discussioni geopolitiche si intrecciano anche alle critiche sul rapporto dell’Mcu con il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, che si è imposto all’attenzione del grande pubblico quando nel 2018 Captain Marvel è stato utilizzato per promuovere gli sforzi di reclutamento dell’aeronautica americana.
L’evoluzione del rapporto tra fan e Mcu
Le cattive recensioni della critica o l’ambivalenza nei confronti del materiale di partenza non sono necessariamente un ostacolo per i creatori di fanfiction, come dimostra il continuo dominio delle opere ispirate Harry Potter. Ma la risposta culturale relativamente tiepida ai nuovi titoli Marvel riflette anche quanto sia cambiata la cultura dei fandom nell’ultimo decennio. Il bacino di autori è molto più grande di quanto non fosse agli albori dell’Mcu, ma rispetto alla prima era di Capitan America i fan sono più eterogenei e distribuiscono i loro interessi su un materiale di partenza molto più ampio.
Diversi appassionati poi dedicano meno tempo a un determinato argomento prima di passare ad altro. L’interesse profondo e duraturo per un mondo che ha alimentato così tante storie di Capitan America nel suo periodo di massimo splendore è più difficile da trovare oggi, soprattutto su larga scala. Con una quantità così vasta di contenuti per il cinema e la televisione, i fan hanno a malapena il tempo di affezionarsi a qualcosa, o di creare le proprie versioni dei personaggi e dei loro mondi. Le prime proiezioni suggeriscono che Captain America: Brave New World andrà bene al botteghino. Come per tutte le società di intrattenimento, i soldi sono il parametro chiave sia per Marvel che per Disney, la sua società madre. Ma per gli appassionati, il ritorno di Captain America sul grande schermo è un momento per riflettere sul passato e vedere quanto sono cambiate le cose. Dovranno farlo in fretta: mancano solo dieci settimane all’uscita del prossimo titolo della saga, Thunderbolts*, in sala dal 2 maggio.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.
Fonte : Wired