Le condizioni di Papa Francesco continuano a tenere tutti in apprensione. Il Pontefice ha trascorso un’altra notte all’ospedale Gemelli di Roma, dove è ricoverato da venerdì scorso per una polmonite bilaterale: risponde alle terapie ma “non è fuori pericolo”, come spiegato dai medici nella conferenza stampa di ieri.
Le condizioni di Papa Francesco e il rischio sepsi
Nella mattina di oggi, sabato 22 febbraio, dalla sala stampa vaticana è arrivato un primo aggiornamento: “Papa Francesco ha riposato bene”. Una semplice riga per “tranquillizzare” i fedeli sulle condizioni di Bergoglio, che dovrebbe rimanere nel nosocomio romano per almeno tutta la prossima settimana. Nel briefing con la stampa di ieri i medici hanno sottolineato che Bergoglio “al momento non è in pericolo di vita e non è intubato”, mentre il Pontefice avrebbe chiesto ai dottori di “dire la verità”. Il principale timore è quello della sepsi, ossia che “i germi passino nel sangue”. La “malattia cronica rimane, ma la sua testa è quella di un 60enne” hanno precisato dal Gemelli. I medici per il momento preferiscono non sbilanciarsi e mantenere un cauto ottimismo: “Papa Francesco ha la stoffa durissima, deve superare questa infezione. Il Pontefice sta rispondendo alle terapie che non sono state cambiate, anzi, abbiamo timidamente ridotto qualche farmaco”.
Bergoglio rimarrà in ospedale per tutta la prossima settimana, come confermato dai medici: “La malattia cronica rimane – ha spiegato il professor Sergio Alfieri -. il Papa lo sa, ha detto ‘mi rendo conto che la situazione è grave’, a volte gli manca il respiro e la sensazione non è piacevole per nessuno”. “Papa Francesco sa che è in pericolo – ha aggiunto il medico sul rischio sepsi -. Se per sciagura uno di questi germi che ora sono localizzati nei polmoni dovesse passare nel sangue qualsiasi paziente avrebbe una sepsi e da una sepsi alla sua età potrebbe essere davvero difficile uscirne. Tocchiamo ferro, ma il vero rischio in questi casi è i germi passino nel sangue”. Bergoglio, 88 anni, è stato colpito da una polmonite bilaterale – complicazione di un’infezione polimicrobica – e per questo è stata richiesta una terapia più complessa: inizialmente si era parlato soltanto di una bronchite, che è quindi andata peggiorando.
Parolin allontana le dimissioni: “Inutili speculazioni”
In un’intervista al Corriere della Sera il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha voluto allontanare l’ipotesi di un passo indietro da parte di Bergoglio: “Dimissioni? Mi sembrano tutte inutili speculazioni. Ora stiamo pensando alla salute del Santo Padre, alla sua ripresa, al suo ritorno in Vaticano: queste sono le uniche cose che contano”. Parolin ha spiegato di non aver ancora visto il Papa: “Gli ho fatto sapere che sono disponibile a incontrarlo, se lo ritiene necessario, ma finora non c’è stato bisogno. Al riguardo, è meglio che resti protetto e abbia meno visite possibile, per poter riposare e così rendere più efficaci le terapie a cui è sottoposto. Grazie a Dio le notizie che arrivano dal Gemelli sono incoraggianti, si sta riprendendo. Gli sono state mandate delle pratiche d’ufficio e ciò significa che procede bene”. Il cardinale è poi tornato sul tema dei “corvi” sul Vaticano: “Sinceramente, devo dire che non conosco se ci sono manovre del genere e cerco, in ogni caso, di restarne fuori. D’altra parte, penso sia abbastanza normale che in queste situazioni si possano diffondere voci incontrollate o venga pronunciato qualche commento fuori luogo: non è certo la prima volta che accade. Non credo però che ci sia alcun movimento particolare, e finora non ho sentito niente del genere”.
Fonte : Today