Era il 1962 quando Albert R. Broccoli e Harry Saltzman acquisirono i diritti di Dr. No, il romanzo di Ian Fleming, e inauguravano la saga cinematografica di James Bond, divenuta nel frattempo un franchise da quasi 8 miliardi di dollari raccolti in sei decenni e 25 film. Per oltre 60 anni, appunto, le redini di questo universo sono state nelle solide mani della famiglia Broccoli, anche quando il testimone passò ai figli del mitico Albert, morto nel 1996: Barbara Broccoli e il fratellastro Michael G. Wilson.
I due sono sempre stati i protettori estremamente cauti e conservativi dell’eredità paterna ma anche dell’identità in evoluzione della spia più famosa al mondo. Lo scorso novembre sono stati insigniti dei Governors Awards proprio per il loro longevo impegno da produttori ma nelle ultime ore è arrivata la notizia che forse in pochi si aspettavano: Amazon Mgm Studios ha ottenuto il controllo creativo della saga di James Bond, mentre Broccoli e Wilson faranno un passo indietro, rimanendo solo come detentori dei diritti della proprietà intellettuale.
Si tratta, appunto, di una piccola rivoluzione. Nel 2022 Amazon aveva speso 8,5 miliardi di dollari per acquisire il prestigioso studios cinematografico Mgm, in gran parte per poter allacciarsi proprio ai diritti di 007, appunto una delle saghe più redditizie e conosciute a livello globale. Ma in questi anni era comunque dovuta rimanere a guardare mentre le decisioni finali erano saldamente appannaggio dei due eredi Broccoli, storicamente e notoriamente restii ad assecondare le motivazioni più commerciali degli studios loro partner. Il tutto era giunto a un’impasse notevole dopo l’addio di Daniel Craig che, ultimato No Time To Die del 2022, aveva deciso di lasciare il ruolo di Bond: la difficile scelta di un suo successore e anche la non semplice decisione su quale direzione far prendere alla saga in un contesto multimediale completamente rinnovato e incerto aveva in qualche modo paralizzato i lavori sull’intera serie cinematografica.
Ora la svolta. “Con la mia carriera su 007 che copre quasi 60 incredibili anni, faccio un passo indietro dal produrre i film di James Bond per focalizzarmi sull’arte e i miei progetti benefici”, ha dichiarato in un comunicato Wilson, oggi 83enne. Gli ha fatto eco Barbara Broccoli: “La mia vita è stata dedicata a preservare e continuare l’eredità straordinaria che è stata passata a me e Michael da nostro padre”, ha aggiunto lei: “Con la conclusione di No Time To Die e il ritiro di Michael, sento che è il momento di dedicarmi ad altri progetti”.
Ora dunque la palla passa ai manager di Amazon, anche se il compito non sarà semplice: al momento sul nuovo film non c’è indicazione di un protagonista, di un regista né di una sceneggiatura; in più, l’intenzione è chiaramente quella di declinare il band in altri progetti come serie tv e spin-off (c’è già stato su Prime Video l’adventure show 007: Road to a Million). Sarà anche la prima volta che una saga come quella di Bond non avrà una leadership unica e riconoscibile, cosa che potrebbe non giovare nell’immediato (vedi il caso di George Lucas e il passaggio di Star Wars a Disney). Un altro rischio potrebbe essere quello di avere fretta di portare qualcosa sul grande schermo. Ma James Bond ha dimostrato più volte di saper rinascere dalle proprie ceneri, riuscendo ogni volta a portare compimento missioni che sembravano impossibili.
Fonte : Wired